Juventus-Parma 2-1: crolla l’imbattibilità dei crociati

La serie record di diciassette risultati utili consecutivi del Parma di mister Roberto Donadoni si è interrotta, dopo un intero girone, allo Juventus Stadium, dove la squadra crociata ha perso per 2 a 1 lottando, come suo solito, fino all’ultimo respiro e contro ogni avversità. In svantaggio per 2 a 0 alla fine del primo tempo, ha saputo recuperare la partita accorciando le distanze, al 62’, con un gol di Cristian Molinaro.

Quando, però, stava combattendo per raggiungere il pareggio, ha dovuto immediatamente giocare con un uomo in meno per l’espulsione di Amauri (64’) causata da un suo intervento sul difensore juventino Giorgio Chiellini, giudicato troppo severamente dall’arbitro Luca Banti. La nostra formazione non si è arresa e non si è data per vinta neppure in dieci, proponendosi in avanti e reclamando un calcio di rigore a proprio favore, non concesso dal direttore di gara, per un fallo ai danni di Marco Parolo, colpito sotto porta in modo molto dubbio da Leonardo Bonucci.

Il nostro allenatore in partenza aveva provato a sorprendere i padroni di casa schierando tre centrali difensivi (Felipe ha affiancato capitan Alessandro Lucarelli e Gabriel Paletta) e inserendo a centrocampo la gamba di Joel Obi. La prima autentica occasione da gol è stata crociata, al 16’, con Molinaro, il cui tiro a tu per tu con Gianluigi Buffon, è stato neutralizzato da una parata tempestiva del portiere bianconero. Malgrado il Parma riuscisse a tenere bene il campo, proponendosi senza troppo arretrare, la Juventus lo ha infilzato con un micidiale uno-due di Carlos Tevez, tra il 25’ e il 31’. Nella prima circostanza con un preciso diagonale di destro, dopo esser entrato in area dalla destra in velocità. Nella seconda raccogliendo in corsa, sempre di destro, un pallone respinto da Antonio Mirante su un tiro di Vidal.

Il 2 a 0 non ha abbattuto i crociati, che nella ripresa hanno continuato a far la loro partita, con la stessa condotta, senza timori e con coraggio. A testa alta. Uno spirito premiato dalla sfera che, sferrata da una bomba di sinistro di Molinaro appena dentro il limite dell’area, è finita alle spalle di Buffon. Poi, il concitato finale. Il cartellino rosso ingiustamente affibbiato ad Amauri e il rigore che poteva essere attribuito negato. Circostanze che non hanno spento i crociati, in avanti sino al 95′. Il Parma è vivo. Da domenica è pronto a ricominciare la sua marcia.

[Sito Ufficiale Fc Parma – Fonte: www.fcparma.com]

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