L’Inter riparte da Mazzarri: l’evoluzione della squadra ruolo per ruolo

Adesso sono caduti anche gli ultimi veli: Walter Mazzarri è il nuovo tecnico dell’Inter. L’ufficialità è arrivata ieri a ora di cena: Mazzarri sarà l’allenatore dei nerazzurri per i prossimi due anni, Stramaccioni esonerato. Ma la notizia era nell’aria e dopo poche ore si sente giù puzza di naftalina. Quindi, spazio alle idee a cercare di capire come sarà la nuova Inter con il tecnico di San Vincenzo in panchina.

Mazzarri è solito schierare le sue squadre con un 3-5-2 piuttosto variabile, ma non è eresia vedere le sue squadre con i 4 dietro. Almeno sempre tre giocatori offensivi, disposti in maniera elastica e non sarà un caso che le sue punte facciano sempre tanti gol. Vediamo nel dettaglio il mix tra Mazzarri e l’Inter attuale.

Portiere – Handanovic sarà un punto fermo del nuovo corso. L’idea è quello di trattenerlo, le voci sul Barcellona si sono raffreddate e non ci risultano mai offerte concrete. I 30 milioni? Solo gossip, finora.

Difesa – Dando per scontato che si ripartirà dalla linea a 3, i pilastri saranno certamente Ranocchia e Juan Jesus, ampiamente rodati dopo la parentesi con Stramaccioni. Da valutare sia le condizioni di Chivu e Samuel, sia la situazione di Silvestre. Anche perché, nel frattempo, Branca ha chiuso due operazioni in entrata: Andreolli e Campagnaro. Potrebbe servire un centrale in grado di cominciare l’azione, specie se Samuel dovesse dire addio.

Centrocampo – Kovacic non si tocca e sarà certamente il titolare, sia che si giochi con il play basso, sia che si giochi a due con un trequartista. Da capire l’utilizzo di Guarin: interno puro o ‘alla Hamsik’? La prima alternativa al colombiano potrebbe essere Alvarez, finalmente nel suo ruolo naturale. Cambiasso dovrebbe restare, così come Gargano (nonostante il rapporto non idilliaco con Mazzarri). Sugli esterni, pare scontata la conferma di Nagatomo e Zanetti (out a lungo), probabile quella di Jonathan. I punti interrogativi sono tanti: Obi, Kuzmanovic, Schelotto, Pereira, Stankovic e Mudingayi. Manca chiaramente un esterno di destra e un mediano forte e bravo a inizio azione. E arriverà Laxalt.

Attacco – L’arrivo di Icardi dà un po’ di respiro a un reparto logoro, ma basterà? Crediamo di no, qualcos’altro dovrà essere fatto, specie in considerazione del fatto che Milito e Botta saranno ai box ancora a lungo e Cassano, probabilmente, lascerà Milano. Punto fermo Palacio, poi il vuoto. Se non si vogliono ripetere gli errori di questa stagione, servirà almeno un’altra punta. Rocchi? A oggi le chance di restare ad Appiano non superano il 50%.

Giovani – Mbaye, Pasa, Benassi, Garritano e, soprattutto, Longo e Duncan. Mazzarri dovrà decidere anche il destino di tutti quanti loro. Qualcuno resterà per completare la rosa, qualcun altro andrà a cerca minuti ottimi da mettere nelle gambe, magari come titolare in serie cadetta.

[Alessandro Cavasinni – Fonte: www.fcinternews.it]

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