“L’Italia s’è mesta”. Gli Azzurri fuori dal Mondiale

Azzurri, che vergogna: i Campioni del Mondo si disintegrano scandalosamente innanzi alla modestissima Slovacchia che ci fa fuori dal Torneo. Come volevasi dimostrare la nostra partecipazione in Sudafrica si rivela un patatrac. Addio annunciato di Lippi che cederà il testimone a Prandelli.

Marcello Lippi è il principale responsabile della nostra disfatta…epica. E non solo per il suo ruolo, che per sua stessa natura ben si confà all’addossamento delle colpe vere o presunte, ma per aver ceduto alle lusinghe della fama conseguita negli anni, specie dopo l’iride del 2006 (che io mi precipitai a non ricondurre a suoi meriti particolari…), che lo avrà fatto credere infallibile, sempre pronto a brindare a chissà quali vittorie.

Solo così possiamo spiegare il lusso permessosi di tenere a casa la fantasia, ovvero il genio ribelle Antonio Cassano ed un certo Alex Del Piero. Solo ragionando in tali termini si possono ricondurre le motivazioni dell’affidarsi ancora ad un “inguardabile” Camoranesi, ad un “provinciale” come Pepe (che oggi ha fallito all’ultimo secondo il clamoroso 3-3 che ci avrebbe rimesso a galla), ad uno “stagionato” come Zambrotta (e voglio tralasciare, per rispetto alla fascia, Cannavaro), ad un “inconcludente” come Marchisio (chissà cosa avrà visto in lui il tecnico viareggino…) ed ad un “rotto” come Buffon…

Soprattutto perché si è ostinato a rimandare sistematicamente al mittente le critiche, spesso costruttive, dei giornalisti? Perché, quando gli azzurri zoppicavano nelle qualificazioni anche con avversari approssimativi, Lippi diceva che non “gliene fregava niente” di giocare bene in quel periodo, ma che gli importava di farlo solo ai Mondiali?

Davvero era convinto dall’oggi al domani di far mutare pelle  ad una Nazionale ridicola??? Davvero confidava di ripetere, magari in scala, l’exploit di 4 anni prima?

Il match contro la Slovacchia è stato solo il degno epilogo di un’Italia “scandalosa, irriguardosa” verso il blasone, verso i tifosi, verso lo stesso Mondiale (ed in questo ricordiamo la Francia), verso tutto e tutti. Ci sarebbe bastato un pareggio, uno striminzito 1-1, per accedere agli Ottavi. Ed invece?

Ne prendiamo addirittura 3. Inutili i gol dell’1-2 e del 2-3 realizzati alla disperata da Di Natale e Quagliarella, uniche fiammelle in un buio allucinante.

Siamo fuori, senza onore. Senza un futuro.

Bisogna ricostruire in fretta. Confidiamo nel nuovo che avanza, Prandelli. Con la speranza di non dover mai assistere a spettacolo osceni come quelli di questo mese di giugno, il più infausto nella storia centenaria degli Azzurri.

TABELLINO:

SLOVACCHIA-ITALIA 3-2 (primo tempo 1-0)

SLOVACCHIA (4-2-3-1): Mucha; Pekarik, Skrtel, Durica, Zabavnik; Strba (dal 42’ s.t. Kopunek), Kucka; Stoch, Hamsik, Jendrisek (dal 49’ s.t. Jendrisek); Vittek (dal 47’ s.t. Sestak). (Pernis, Cech, Salata, Weiss, Sapara, Kuciak, Holosko, Jakubko, Kozak). All. Weiss.

ITALIA (4-3-3): Marchetti; Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Criscito (dal 1’ s.t. Maggio); Montolivo (dall’11’ s.t. Pirlo), De Rossi, Gattuso (dal 1’ s.t. Quagliarella); Pepe, Iaquinta, Di Natale. (De Santis, Bonucci, Bocchetti, Palombo, Marchisio, Camoranesi, Gilardino, Pazzini). All. Lippi.

Arbitro: Webb (Ing).

Reti: Vittek (S) al 25’ p.t.; Vittek (S) al 28’, Di Natale (I) al 36’, Kopunek al 44’ s.t., Quagliarella (I) al 47’ s.t.

NOTE: spettatori 53.412. Espulsi. Ammoniti Strba, Cannavaro, Vittek, Pekarik, Chiellini, Pepe, Mucha, Quagliarella. Recupero: 3’ p.t., 6’ s.t.

Alberto Sigona
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Alberto Sigona

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