Lo Monaco a TMW Radio: “Ripresa della Serie A difficile”

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Le parole del dirigente sportivo nel corso di una lunga intervista rilasciata ai microfoni di Tuttomercatoweb Radio.

MILANO – Pietro Lo Monaco, dirigente sportivo, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di TMW Radio. Queste le sue parole circa l’eventuale ripresa della Serie A: “Gravina in questo momento è sicuramente combattuto. Innanzitutto dall’evidenza, che porta a non ripartire, poi dalla necessità di andare avanti. La Serie A ha la necessità di chiudere il campionato per via dei diritti televisivi. E’ uno spauracchio quello dei ricorsi. Oggi non c’è la possibilità di chiudere i campionati ma, visti i protocolli, forse solo la Serie A può rimettere in piedi la macchina, giocando a porte chiuse. Ma sarebbe un altro calcio. Il problema però sono i diritti televisivi. Per la Serie A, non riprendere sarebbe un default. Siamo in una situazione eccezionale. La pandemia sta mettendo l’economia in ginocchio ed è fuori luogo pensare che la macchina calcio possa avere dei privilegi. Servono soluzioni eccezionali a una situazione eccezionale”.

Lo Monaco ha, poi, aggiunto: “E’ uno sport di contatto. E’ inevitabile che ci siano delle cautele che possono presupporre anche la chiusura dei campionati. Di campionato ripreso poi si parlerebbe solo per la A, che fa bene a provare a riprendere l’attività. Ci si sta preparando anche all’eventualità di una non ripresa, che non è così lontana, vista la situazione. Se dovessimo avere una ricaduta, sarebbe il panico più totale. Quale presidente si prende la responsabilità di rimettere insieme la squadra, con il rischio di nuovi casi e con il rischio di essere perseguito penalmente? La situazione è drammatica, non sarà facile riprendere”.

La chiosa sulla Serie C: “Ha manifestato l’impossibilità di chiudere il campionato. Ma il resto continua ad andare avanti, come il pagamento dei calciatori e così via. Ci sono tante società che da mesi non godono di entrate e hanno fidejussioni impegnate. Quindi si è data un’idea, che ora va portata al voto e in Consiglio Federale. A decidere poi sarà la FIGC. Non si è parlato solo di sorteggio della quarta, ma anche di altre idee”.