Lo Stadio “Moretti” e quel pallone che pioveva dal cielo…

Chi frequentava il vecchio Stadio “Moretti” negli anni 50 non potrà non ricordarlo. Quindici minuti prima di ogni partita interna dei bianconeri un aereo, un piccolo Piper biposto, sorvolava Udine e lasciava cadere il pallone di cuoio, con cui le due formazioni si sarebbero fronteggiate, nel cerchio di centrocampo dell’impianto sportivo dell’omonima via del centro cittadino.

La “Cicogna”, così era soprannominata, era pilotata da Remo Ferreghini, classe 1918, nato a Orsaria e scomparso in un tragico incidente stradale all’età di 41 anni. Volontario a soli 18 anni nell’Arma Azzurra, con cui conseguì il brevetto di pilota, istruttore di volo e Maresciallo dell’Aeronautica Militare Italiana d’istanza a Campoformido, Gioia del Colle e Alghero, Ferreghini compì numerose missioni di guerra con reparti di bombardamento dimostrando sempre ferrea volontà nel portare a termine i servizi che si apprestava a compiere. Durante la seconda Guerra Mondiale fu fatto prigioniero e internato in Germania per tre anni prima di poter tornare in Friuli e rivedere la moglie e la figlioletta Rosanna.

Proprio dalle mani della piccola Rosanna Ferreghini Paoloni i direttori designati a dirigere le gare delle Zebrette ricevevano il pallone che cadeva dal cielo: “Mio papà mi potava con sé su questo aeroplanino, mi affidava la sfera di cuoio e, insieme, decollavamo dalla pista di Campoformido – racconta la signora Ferreghini oltre cinquant’anni dopo -. Ricordo che arrivavamo a Udine da ovest e che dall’alto vedevo questo campo verde circondato da una miriade di testoline. Quando mio padre mi diceva ‘Adesso!’ io lasciavo andare il pallone dal finestrino e, se non tirava vento, centravo il centrocampo tra gli applausi del pubblico”.

Un momento atteso non solo dalla piccola Rosanna, ma da tutti gli spettatori che gremivano il “Moretti”; un rito che si ripeteva negli anni, domenica dopo domenica, e che la bambina viveva con particolare trepidazione. “Era un istante magico che durava il tempo di un attimo – confessa commossa -, ma che mi è sempre rimasto impresso nella memoria perché davvero speciale”.

[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]

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