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Mazzarri: “Dobbiamo cercare di trasmettere più serenità e contribuire a dare più equilibrio”

Ultima conferenza post match al Meazza per Walter Mazzarri che sorride per la netta vittoria contro la Lazio con un secco 4-1. Come di consueto, il tecnico toscano risponde alle domande dei giornalisti presenti, tra i quali l’inviato di FcInterNews. Di seguito le parole dell’allenatore nerazzurro.

Cosa può fare il calcio italiano per rendere sempre una festa il ritiro di una bandiera come Zanetti?
“Il calcio non può cambiare la mentalità di un paese. Ad esempio Internet ha fatto il suo e si sono create situazioni che hanno portato a vedere delle partite che sono vere e proprie guerre civili. C’è tanta gente insoddisfatta. Dobbiamo cercare di trasmettere più serenità e contribuire a dare più equilibrio, anche nei giudizi. Personalmente cercherò di dare il mio contributo perché sono un personaggio pubblico e, a volte, preferisco non parlare per evitare situazioni di questo tipo”.

Il cambiamento dell’Inter è merito di Kovacic e Icardi?
“Mateo è un ragazzo da completare, il suo percorso deve interessare a tutti. Quando gioca Kovacic arrivano anche i risultati. Lui è migliorato e non dobbiamo dimenticare che il processo di un giovane è lungo. Lui ha grandi doti e doveva solo metterle al servizio della squadra. Stesso discorso per Mauro, tutto sta andando nel migliore di modi sotto questo punto di vista”.

Capitolo fischi: sei rammaricato?
“I fischi sono arrivati durante la lettura delle formazioni, quando il pubblico ha capito che Zanetti non sarebbe sceso in campo dal 1′. Lui sapeva il motivo per cui non l’ho schierato e quindi mi sembra di aver fatto la cosa migliore, facendolo entrare dopo. Chi non gioca da tanto come titolare può andare incontro alla sostituzione e questo avrebbe rovinato la sua festa. Io avevo preparato tutto e sono contento così. E’ stato bellissimo veder concludere in questo modo la sua carriera”.

C’è qualcosa che non ti è piaciuto stasera?
“Mi vedrete sempre così, non rido, non mi emoziono più e voglio essere giudicato solo per il mio lavoro. Il resto non mi interessa”.

C’è qualcosa che dirai alla dirigenza?
“Sanno tutto e non ho bisogno di leggere sui giornali quello che ci diciamo”.

FcInterNews.it chiede: ha sempre ribadito il concetto che il tempo per tutte le valutazioni del caso sarebbe coinciso con il termine della stagione. Il campionato, considerando le sole gare casalinghe, è finito questa sera. Dopo la vittoria contro la Lazio che voto sente di dare al suo lavoro e a quello delle squadra nelle partite interne?
“Non guardo la classifica. Alla fine sarò preciso su tutto e non parlerò fino a quando non avremo giocato anche la gara di Verona. Dopo parlerò su tutto”.

Più complicato il primo anno a Napoli o all’Inter?
“Per me questo è un anno di esperienza, capitano poche volte annate di questo tipo. Il Napoli l’ho preso in corsa ed è stato un bel cammino. Ora manca una settimana e voglio andare a Verona per vincere. Poi dirò tutto quello che penso”.

Si aspettava la convocazione per il Mondiale di Hernanes?
“Lui stesso ha conquistato una convocazione che, all’inizio, non era scontata. Probabilmente il passaggio all’Inter ha contribuito alla sua convocazione e questo traguardo per la sua carriera è importantissimo perché non è più un giovanissimo. Sono contento sia per lui che per noi. Un Mondiale per un giocatore è importante, tornerà più forte, anche se magari più stanco”.

[Francesco Fontana – Fonte: www.fcinternews.it]

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