Milan: ripartire dalle certezze

Partiamo da un dato di fatto: Massimiliano Allegri ha un contratto che lo lega alla panchina del Milan fino a giugno 2014. Tanto dovrebbe bastare al fine di mettere a tacere ogni voce circa l’addio del mister toscano al Milan. Purtroppo, così non è e di giorno in giorno rimbalzano voci sui possibili sostituti alla guida della squadra rossonera. Il nocciolo della questione è il rapporto messo in discussione da più parti col Presidente rossonero Silvio Berlusconi, fosse per Adriano Galliani non staremo qui a parlare dell’allenatore della prossima stagione. In questo contesto prende sempre più piede l’ipotesi che vedrebbe Prandelli, attuale C.T. della nazionale, al timone del Milan dopo i mondiali brasiliani. Coincidono le scadenze contrattuali dei due allenatori dai rispettivi impegni.

Ben conscio di ciò, è nella testa di Allegri che forse si aggira il pensiero di lasciare Milanello. Infatti, di rinnovo, ciò a cui aspirerebbe, non se ne parla e, di conseguenza, probabilmente Allegri preferirebbe firmare un bel triennale alla Roma o al Napoli che a quanto pare gli stanno offrendo le più ampie garanzie di programmazione. E così si innestano le più svariate voci circa i possibili “traghettatori” del Milan che verrà fino al 2014. L’ultimo nome registrato è quello di Devis Mangia, attualmente all’Under 21, libero dal prossimo giugno. La scelta avrebbe una sua logica nel solco della linea verde e del successivo passaggio di consegne a Prandelli che avrebbe un suo uomo di fiducia alla guida della sua prossima squadra. Particolare da non sottovalutare specie agli occhi del Presidente, è che Devis Mangia è fortemente caldeggiato e consigliato da Arrigo Sacchi. Scenari futuri che però cozzano con la dura realtà.

Il Milan infatti è fortemente impegnato nella lotta alla conquista del terzo posto che, a voler dar seguito al ragionamento di cui sopra, non basterebbe per la permanenza di Allegri sulla panchina dell’anno venturo. É evidente quanto tutto ciò non faccia il bene dello spogliatoio attuale del Milan. Il raggiungimento del traguardo Champions non è ancora in cassaforte, tutt’altro. La Fiorentina è un avversario ostico e seppur il calendario sia dalla parte del Milan prendere sottogamba le ultime 5 partite di campionato potrebbe portare brutte sorprese. Meglio sarebbe parlar chiaro tutti, specie alla squadra, al fine di gestire un finale di campionato con la massima tranquillità. L’invito è rivolto specie a Berlusconi ed Allegri i quali in questo momento sono quelli che più di tutti dovrebbero spazzare ogni voce riferita all’anno venturo.

Anno venturo che, si spera, non sia di transizione come questo. La gente vuole vincere e veder giocar bene. Allegri garantirebbe quella continuità tecnica necessaria a far esplodere definitivamente i talenti lanciati quest’anno. Occorre poi partecipare alla Champions, almeno si spera, non certo da comparse, non è nel dna della società rossonera ed in campionato bisogna lottare dalla prima all’ultima giornata per vincere. É necessario pertanto programmare partendo da punti certi ed inserendo quei 4 o 5 calciatori giusti per portare avanti il progetto già avviato quest’anno. Il Borussia Dortmund degli ultimi tre anni ha dimostrato come con una seria programmazione, anche senza spendere tanto, sia possibile costruire squadre vincenti, allora avanti coi giovani ma facendoli giocare. Non serve tenere in naftalina giocatori tipo Salamon per schierare elementi come Bonera o Yepes, forse sarebbe il caso di vedere anche Gabriel. Portare a Milanello Jherson Vergara e non puntarci è inutile. Jherson Vergara è stato il leader del reparto arretrato che ha regalato il Sudamericano Under 20 alla Colombia. Ha forza, è rapido, è agile, non abbassa mai la concentrazione, è bravo nei recuperi e nelle chiusure in scivolata, colpisce bene di testa. Cristante va provato e impiegato costantemente, nè Muntari nè altri stanno offrendo prestazioni convincenti. Per l’anno venturo, occorre mettere dentro, insieme ai migliori di quest’anno, un paio di elementi di esperienza tra difesa e centrocampo e poi avere maggior fiducia negli elementi sopra citati.

Al riguardo sono da sottolinerae i traguardi raggiunti dalla Primavera di Dolcetti e dagli Allievi di Pippo Inzaghi che da qui a breve andranno a giocarsi le Final Eight nei rispettivi tornei di competenza, non dimentichiamo che alle dipendenze di Superpippo, oltre agli altri, c’è un certo Mastour bloccato ultimamente da un infortunio alla mano ma pronto a mettersi in mostra in questo finale di stagione. C’è materiale in abbondanza per il Milan del futuro, molti di questi ragazzi saranno sicuramente a luglio in ritiro con la prima squadra.

Infine, un’umile segnalazione, non lamentiamoci se poi i Lewandowski appaiono e spariscono dai radar delle italiane. A Pescara gioca Quintero, 20 anni, trequartista esterno d’attacco indifferentemente destro o sinistro. Si è messo in mostra in questo campionato ma, sopratutto, nel sudamericano sub 20 dove è stato capocannoniere. É uno di quelli che o lo prendi adesso o tra un anno potrebbe essere troppo tardi.

[Sandro Cerisano – Fonte: www.ilveromilanista.it]

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