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Moratti: “Con Mourinho ho scambiato soltanto degli sms di cortesia e simpatia”

Massimo Moratti, terminato il Consiglio d’Amministrazione dell’Inter, si ferma a parlare coi cronisti presenti. In primo luogo, il presidente nerazzurro conferma il contatto con José Mourinho, svelando alcuni retroscena sulla chiacchierata avuta col portoghese, e lo fa dopo il consiglio d’amministrazione tenutosi in giornata: “Con Mourinho ho scambiato soltanto degli sms di cortesia e simpatia, non l’ho sentito a proposito di un eventuale progetto- ha spiegato -. Di certo, la sua lealtà e il suo amore per l’Inter fanno piacere. Noi siamo affezionati a lui come lui è affezionato a noi. Mi fa piacere che ci sia una lealtà da parte dei tifosi verso di lui”. Il numero uno del club di Corso Vittorio Emanuele ha frenato sulla possibilità che l’attuale allenatore del Real Madrid torni a Milano: “E chi lo sa? Non ci sono le condizioni per il suo ritorno qui all’Inter”. Sull’eventuale conferma di Andrea Stramaccioni il presidente si è limitato a dire: “Penso di sì. Un bilancio del suo primo anno? Sapevamo che sarebbe stato così, ma vogliamo riconfermarlo. Stramaccioni ha qualità, sta facendo un’esperienza nuova ed è ammissibile che i risultati non siano sempre positivi. Non è con la Juventus che si giudica il suo lavoro”. Ma il fatto che sia stato il tecnico più duraturo sulla panchina dell’Inter è indice della fiducia del club? “Sì, oppure è indice del fatto che in questi anni ha imparato qualcosa”.

Si parla anche di Mario Balotelli e del suo exploit dal momento del suo arrivo con la maglia del Milan. Il patron nerazzurro, pur confermando di “nutrire una grande stima per il giocatore”, fuga i dubbi sull’idea di un possibile ritorno all’Inter: “Sapevamo che non lo avremmo comunque ripreso. Però sto notando che sta maturando tanto, c’è ammirazione perché sta diventando un professionista, sembrava essere il suo problema e invece non è così, e di questo sono contento”. Sulla gara di sabato con la Juventus, Moratti sottolinea come “ottenere i tre punti sia importante, anche se affrontiamo i più forti del campionato. Un giocatore che toglierei alla Juventus? Non lo so, ce ne sono tanti bravi (ride, ndr). Non credo che penseranno al Bayern Monaco, sono abituati da inizio anno a gestire il doppio impegno. Adesso per noi conta far punti, a prescindere che si giochi con la Juventus o con altre squadre. Se ne abbiamo parlato in Consiglio? Sì, ma come se ne parla al bar, col piacere di vedere una partita dove speriamo tutti in un buon risultato. Subito dopo la gara di andata ci furono degli ostacoli non dovuti sempre al nostro gioco o alla nostra forma, poi abbiamo pagato pagato una nostra crisi e dobbiamo riprenderci. Una gara come quella dell’andata? Non sarebbe male…”. Ma il distacco in classifica è legittimo rispetto ai valori? “Sì, i punti sono quelli, poi vedremo quanti saranno a fine anno”.

Ci sono stati contatti con altri allenatori? “Ma mi sembra di leggere che questi nomi siano legati ad altri obiettivi…”. Gli è stato ricordato infine che l’utlimo Inter-Juve delle 15 è stato quello dell’aprile 1998: “Sì, ma lì era a Torino…”, si è limitato a ribattere.

[Riccardo Gatto – Fonte: www.fcinternews.it]

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