Morrone: “Play-off in Serie C solo per chi può garantire la sicurezza”

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Le parole del presidente dell’Associazione Direttori e Collaboratori della Gestione Sportiva nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni di Tuttomercatoweb.

MILANO – Alfonso Morrone, presidente dell’Associazione Direttori e Collaboratori della Gestione Sportiva, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Tuttomercatoweb. Queste le sue parole: “Detto che sentendo le ultime dichiarazioni dei ministri Speranza e Spadafora non ho tutte queste certezze che ci sarà la possibilità di tornare a giocare e che stimo Gravina perché sta affrontando una crisi del sistema senza alcun tipo di precedente nella nostra storia, credo che per affrontare una situazione eccezionale come quella attuale servano misure che vanno nella direzione di scontentare il numero minimo di soggetti, onde evitare lunghe code giudiziarie in estate e il sorteggio non va certo in questa direzione”.

Morrone ha, poi, aggiunto: “O si annulla il campionato e si riparte con gli attuali organici per causa di forza maggiore oppure bisogna dare un senso alla classifica attuale, cristallizzandola, bloccando le retrocessioni e dando modo alle società aventi diritto di disputare i playoff. Con una condizione: prenderanno parte al post season solo quelle società che avranno modo di mettere in pratica i protocolli sanitari al 100%. A quel punto dovrà essere identificata una zona dove far giocare le partite”.

Sulla Cassa Integrazione nel mondo del calcio ha dichiarato: “In questo senso come ADICoSp dopo esserci seduti al tavolo della trattativa con le varie parti in causa sembrano esserci buone notizie. Sembra, infatti che nel decreto ‘Cura Italia 2’, che dovrebbe arrivare tra la fine di questo mese e l’inizio del prossimo, ci sia anche per i direttori sportivi iscritti all’albo dei ds la possibilità di beneficiare della Cassa Integrazione in deroga. Questo permetterebbe ai club, soprattutto quello delle serie inferiori, di usufruire di un ammortizzatore sociale importante. Contestualmente ci sarà un dialogo con le varie leghe e le società per strutturare l’integrazione della restante parte degli stipendi”.