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Napoli-Milan 3-1: Taarabt illude, gli azzurri dominano

Il San Paolo ospita, nell’anticipo serale della XXIII giornata, Napoli – Milan, a cavallo degli anni ’90 sfida scudetto con grandissime stelle in campo (Maradona, Careca, Van Basten Gullit…giusto per citarne alcuni), oggi sfida che vale ‘solo’ la Champions e ‘solo’ per i partenopei, vista la siderale distanza dei rossoneri dal vertice. Squadre che si presentano all’appuntamento con statti d’animo e di forma diversi, gli azzurri nel girone di ritorno hanno conquistato appena due punti in 3 partite, i meneghini, sotto la nuova gestione tecnica, ne hanno invece portati a casa ben 7.

Il Napoli in attesa del return match della semifinale di Tim Cup contro la Roma (all’andata è finita 3-2 per i giallorossi) deve anche guardarsi, in ottica terzo posto, dal ritorno della Fiorentina, vittoriosa per 2-0 nell’anticipo pomeridiano contro l’Atalanta; il Milan di contro si sta avvicinando al match di andata degli ottavi di finale di Champions League contro l’Atletico Madrid con un modulo ancora tutto da oliare e con i titolari ancora da verificare e scegliere, intanto stasera esordio per i neo arrivati Essien e Taarabt .

Dopo la consueta pre-tattica di rito ecco le scelte dei due mister:

Napoli (4-2-3-1):Reina; Maggio, Fernandez, Albiol, Ghoulam; Inler, Jorginho; Callejon, Hamsik, Insigne; Higuain.

Milan (4-2-3-1): Abbiati; De Sciglio, Rami, Mexes, Emanuelson; De Jong, Essien; Abate, Taarabt, Robinho; Balotelli.

Sono in 50.000 al San Paolo per regalare una degna ed appassionata cornice ad un match che promette bene fin dalle prime battute, ci prova subito Higuain a centro area, para a terra Abbiati, poco dopo tocca ad Inler  senza miglior fortuna, gli azzurri pressano alto a tutto campo e aggrediscono i portatori di palla rossoneri che non riescono quasi mai ad uscire dalla propria area.

All’8′ Taarabt conquista sfera a ridosso della mediana e scatta palla al piede verso l’area avversaria, si accentra e lascia poi partire, dai 20 metri, un tiro a giro che si infila nell’angolino basso alla sinistra di Reina, non poteva esserci esordio migliore per il trequartista marocchino! Il vantaggio rossonero dura pochissimo, all’11′ Inler riceve la sfera ai 20 metri, si accentra e calcia dal limite, De Jong gli si butta davanti in scivolata facendo impennare la sfera che va a finire la sua traiettoria nell’angolo alto alla sinistra dell’immobile Abbiati. Le squadre si affrontano senza tatticismi, interamente protese all’attacco, i due reparti di centrocampo faticano a contrastare le azioni avversarie, ne nasce una partita bella ed emozionante, sempre saldamente, però, nelle mani del Napoli che attacca sempre a pieno organico.

Dopo un tiro soft di Insigne, facile preda di Abbiati, ci prova dal limite Higuain, la sfera si perde a mezzo metro dal palo, la risposta del Milan è nei piedi di Balotelli che calcia forte obbligando Reina a respingere con uno stile approssimativo. Dopo una piccola pausa, a metà tempo, torna a spingere con decisione il Napoli che più volte minaccia la porta rossonera, al 33′ esce alla disperata Abbiati su Mertens, la sfera sfila fuori, Massa decreta però la punizione dal limite e l’ammonizione per il portiere, che respinge in tuffo la successiva punizione a giro del belga.

Nel finale è ancora il Napoli a far gridare al gol, prima, al culmine di un insistita azione nell’area piccola, con un tiro di Maggio che si schianta contro la base del palo, poi con un colpo di testa di Insigne che sfila ad una spanna dal palo di destra, infine con un tiro cross di Higuain, che, deviato, che si spegne sull’esterno della rete. Si va negli spogliatoi davvero soddisfatti per lo spettacolo offerto dalle squadre e, in particolare, dal Napoli, sempre propositivo ed efficace, anche se poco cinico sotto rete. Meno bene il Milan che ha concesso molto nella propria metacampo riuscendo a rendersi pericoloso in ripartenza troppe poche volte.

Resta negli spogliatoi il solito spaesato ed inconcludente Robinho, al suo posto entra Kakà, Seedorf sposta a destra Abate ed alza Emanuelson, visto  in grande difficoltà contro Mertens. Il tema tattico del match però non cambia, il Napoli continua ad attaccare a testa bassa, dopo 1′ , sugli sviluppi di un corner, va a colpire di testa Fernandez, salva Abbiati che si ritrova la sfera tra le mani, poco dopo ci prova da fuori Insigne, la traiettoria è appena imprecisa. La risposta del Milan è tutta in un tiro largamente a lato di Taarabt ed in un paio di dribbling falliti da Balotelli.

All’11′, quasi inevitabile, arriva il vantaggio azzurro, Inler disegna una traiettoria perfetta per Higuain che lascia sul posto uno stralunato Mexes e, sfiorando di testa la sfera, batte Abbiati per la festa del San Paolo. Il Milan perde contatto con il match e rischia il tracollo prima su un gran tiro a scendere di Higuain che sfila a lato, poi con un’invenzione di Jorginho per lo stesso Higuain che, solo in mezzo ai centrali rossoneri, fallisce l’impatto con il cuoio. Esce un confuso Emanuelson ed entra Montolivo, i rossoneri iniziano ad attaccare con maggior convinzione e continuità, al 18′ ci prova con un tiro al volo dal limite Essien, la sfera batte al suolo davanti a Reina che è reattivo e smanaccia lontano, il Napoli continua tuttavia  a pungere in contropiede, ma trova Abbiati sempre vigile e reattivo.

Al 26′  bella iniziativa personale di Taarabt che si beve un paio di difensori e calcia in diagonale, vola Reina a deviare, non arriva in tempo Balotelli con il tup-in vincente, 2′ dopo uno splendido lancio dalla fascia di Kakà viene bucato da Reina, Balotelli, sorpreso, non reagisce e si attarda ad inseguire la sfera con la porta sguarnita. Seedorf sostituisce Balotelli con Pazzini, Super Mario in panchina si abbandona ad un pianto di delusione. L’ultima grande occasione per i rossoneri capita sui piedi di Pazzini, magistralmente servito in area da Montolivo, ma, a contatto con Reina, il centravanti svirgola la conclusione.

All’82′ una caparbia percussione centrale di Hamsik, affrontato senza la necessaria grinta dai difensori rossoneri, fa arrivare la sfera al neo entrato Callejon che ha buon gioco a servire Higuain tutto solo in area, che deve solo spingere in rete per il suo dodicesimo sigillo in campionato. Finisce con la netta e meritata vittoria del Napoli, che sciorina gioco veloce e spettacolare, frutto di organizzazione e aggressione feroce in ogni zona di campo, crea palle gol con facilità disarmante, tante fallendone e tre realizzandone, se questa era una squadra in crisi….

Il Milan esce dal campo con tanti dubbi in più e qualche certezza in meno, la squadra si è mossa senza mostrare grande organizzazione, non riuscendo mai, o quasi,  a rimanere compatta, soffrendo tantissimo le iniziative avversarie e quasi mai riuscendo a tradurre la propria manovra in palle gol. I rossoneri non hanno mai dato l’impressione di poter prendere in mano il pallino del gioco e mettere in difficoltà l’avversario, ma offrendo invece la sensazione di una fragilità difensiva imbarazzante. Da qui a 10 giorni occorre mettere qualche punto fermo puntando su 11 giocatori ed insistendo su un modulo più accorto e maggiormente equilibrato, ferma restando la vocazione offensiva.

[Giuseppe Floriano Bonanno – Fonte: www.ilveromilanista.it]

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