Pescara-Milan: la chiave tattica

Il turno infrasettimanale di campionato, nonchè terzultima tornata prima della conclusione del torneo, offre ai rossoneri la partita sulla carta più abbordabile tra quelle rimaste: il Pescara è infatti matematicamente retrocesso Domenica e già da un paio di mesi ha manifestato segni di chiaro cedimento sia sotto il profilo della concentrazione che su quello delle motivazioni. I rossoneri potrebbero quindi affrontare una squadra ormai vuota nello spirito, che sta già pensando a come organizzare la prossima stagione in cadetteria ed è ansiosa di chiudere i conti con una disastrosa stagione nella massima serie. Nonostante queste premesse i rossoneri saranno però obbligati a tenere alto il livello della concentrazione, perché non ci si può permettere un passo falso contro l’ultima in classifica e perché gli abruzzesi potrebbero vedere nella sfida contro i ben più blasonati avversari un’occasione per mettere in campo una prestazione orgogliosa, la quale regalerebbe una soddisfazione personale ai giocatori guidati da Bucchi.

LE DUE OPZIONI PER L’ATTACCO: Pazzini-Balotelli insieme dall’inizio?

In casa rossonera, la novità tattica più interessante potrebbe essere rappresentata dall’idea, che in queste ore accarezza Massimiliano Allegri, di far partire insieme Pazzini e Balotelli, dal momento che Boateng sarà squalificato e dunque bisognerà modificare per forza di cose la composizione del tridente d’attacco che abitualmente vediamo schierato da un paio di mesi. Potremmo così vedere nuovi movimenti del trio offensivo, con un Pazzini a fare da riferimento offensivo ed un Balotelli con molta più licenza di svariare su tutto il fronte: in questa posizione Mario Balotelli potrebbe quindi partire qualche metro più indietro rispetto al solito e così il Milan avrebbe un calciatore in grado di dettare i tempi della manovra ad operare lungo la trequarti. Lo schema offensivo dei rossoneri dunque partirebbe da una mediana molto muscolare, in grado di esercitare un pressing notevole sui portatori di palla ma priva di piedi adatti a creare gioco, funzione che dovrebbe essere ricoperta da Balotelli, libero di accentrarsi partendo da destra e impiegato nelle vesti di regista offensivo. Il modulo dunque sarebbe un 4-3-3 di base, che potrebbe benissimo trasformarsi in più di un’occasione in un 4-3-1-2 asimmetrico, con Balotelli a giostrare dietro al tandem El Sharaawy-Pazzini.

Niang esterno destro

La soluzione più conservatrice sarebbe rappresentata dall’inserimento di M’Baye Niang per sostituire lo squalificato Boateng. In questo modo la formazione rossonera potrebbe sviluppare un gioco che è più abituata a mettere in campo, senza snaturare così i movimenti offensivi della squadra. L’occasione quindi potrebbe essere ghiotta per il giovane francese, che dal palo colpito contro il Barcellona non ha più trovato spazio negli undici di partenza. Va da sè che optando per questa soluzione, Allegri deciderebbe di spostare il gioco prevalentemente sugli esterni, e deciderebbe quindi di affidarsi alle accelerazioni di Niang ed alla grande capacità di accentramento di El Sharaawy dal fronte sinistro.

[Alessandro Alampi – Fonte: www.ilveromilanista.it]

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