Prandelli ha la Nazionale in pugno. Juve e Napoli sulla strada della gloria. Milan e Inter su quella della redenzione

L’Italia ha superato un altro banco di prova importante. Pareggiare 1-1 al Marakana di Belgrado contro la Serbia, nonostante i 23 punti in classifica, non è impresa semplice. Gli uomini di Prandelli non hanno mollato un centimetro gli avversari, che invece dovevano vincere a tutti i costi per qualificarsi agli Europei 2012 in Ucraina e Polonia. Claudio Marchisio al terzo gol stagionale dopo la grandissima prova contro il Milan, che ha regalato tre punti importantissimi. L’inserimento al primo minuto nell’area di rigore serba è l’emblema di un giocatore bravissimo nel capire quando buttarsi nella mischia alla ricerca del gol. Ancora più bello l’assist di Giuseppe Rossi, che prima ha temporeggiato poi servito su un piatto d’argento un pallone formidabile allo juventino.

La Nazionale che ha già superato ampiamente l’esame strappando in anticipo il pass per gli europei, ora avrà l’ultimo test l’11 ottobre a Pescara contro l’Irlanda del Nord. Una gara che non ha molto significato ma che Cesare Prandelli vuole sfruttare per provare nuove soluzioni tattiche. Abbiamo infatti visto sempre il duo d’attacco Cassano-Rossi, ma sia Osvaldo che Giovinco sono delle ottime alternative, aspettando il recupero di Pazzini e Balotelli. Se la nazionale viaggia a gonfie vele, anche la Juventus sta impressionando per la continuità che nelle passate stagioni non aveva. Il 2-0 contro il Milan ha evidenziato che la Vecchia Signora è tornata a dominare in Italia, annichilendo una squadra in difficoltà. Antonio Conte è la vera marcia in più, perché oltre alle posizioni in campo dei suoi uomini, riesce a trasmettere quella determinazione che in passato è mancata. Sulla stessa lunghezza d’onda c’è il Napoli, che ha sfatato il mito del San Siro andando a vincere 3-0 contro l’Inter. I partenopei sono una delle sorprese della stagione, anche per quello che ha fatto vedere in Champions League. Non è da tutti passare da un campo di periferia in serie C alla Champions League in 5-6 anni.

Ciò che sorprende del Napoli è il progetto validissimo di De Laurentiis, uno abituato a fare le cose in grande. Mazzarri sposa bene il progetto perché è un mister che pretende sempre tanto e non si accontenta mai. Il tecnico di San Vincenzo sprona quotidianamente i suoi uomini che stanno crescendo allenamento dopo allenamento insieme al proprio allenatore. Cavani, Lavezzi e Hamsik in passato erano alla ricerca di una grande squadra, il Napoli lo è. Chi non sta rispondendo alle attese della vigilia è il Milan di Allegri. Il livornese è stato messo sul banco degli imputati per l’avvio stentato, solo 5 punti in 5 partite, ma non bisogna sottovalutare i tanti infortuni che hanno dimezzato la rosa rossonera. Ora è Ibra a preoccupare, con i suoi continui mal di pancia. Se davvero dovesse lasciare il Milan, sarebbe quasi un dolore cronico dello svedese, che non riesce a restare nella stessa squadra per più di due anni. Vedremo dove porteranno le sfrecciatine dell’ex Barcellona. Se al Milan sono tutti preoccupati per la mancanza di stimoli di Ibra, all’Inter sono alle prese con un riassetto tattico importante. Contro il Lugano i nerazzurri hanno perso per 2-0, ma non era la vera Inter ovviamente. Ranieri però sta recuperando delle pedine importanti per la ripresa del campionato. I 14 giorni di sosta saranno determinanti per il recupero delle milanesi.

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