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Real Madrid-Bayern Monaco 3-4: tedeschi in finale Champions

Vince il Bayern dopo un primo tempo giocato alla pari con il Real Madrid e una ripresa in cui domina nel possesso palla e nelle occasioni senza però trovare la zampata vincente. Il Bayern si dimostra superiore sopratutto sul piano mentale, superando le difficoltà e non subendo il contraccolpo psicologico di una gara quasi vinta dopo due rigori e rimessa in discussione ad uno dalla fine. La finale all’Allianz Arena – lo stadio di casa – era il grande obiettivo stagione che la truppa di Heynckes non si fa sfuggire proponendosi come grande favorita. Il Real esce a testa alta fermandosi per la seconda volta consecutiva ad un passo dalla finale.

Inizia meglio il Real Madrid che fin dai primi minuti assedia l’area tedesca cercando il gol qualificazione. Dopo appena quattro minuti Alaba intercetta con la mano un tiro di Di Maria mentre sta cercando di chiudere in scivolata. Per l’arbitro è calcio di rigore: dagli undici metri va Ronaldo che non sbaglia e incrementa ancora l’incredibile score stagionale. Il Bayern non si fa abbattere dal gol in avvio e prova subito a pareggiare i conti. Alaba sfonda sulla fascia e mette in mezzo un pallone invitante su cui Robben arriva un po’ scomposto mandando sopra la traversa da due passi, con Casillas ormai battuto. Il ritmo della gara è altissimo e il Real rischia di subire il pari anche all’11° con Gomez che impegna Casillas da fuori area e poi l’intervento decisivo di Khedira su Ribery dopo la respinta del portiere spagnolo. Gli spagnoli appaiono in difficoltà, specialmente a destra dove Arbeloa non riesce a tenere Alaba e Ribery, che arrivano con troppa facilità al cross dal fondo.

È però il Real Madrid a colpire alla seconda occasione utile, sfruttando un buco centrale della difesa tedesca: Benzema serve Ronaldo in profondità e il portoghese non si fa pregare mettendo nuovamente alle spalle di Neuer. Il Bayern continua comunque a costruire palle gol, senza però trovare la zampata decisiva per battere Casillas. La maggiore pressione offensiva della squadra di Heynckes, che rischia solo in un paio di contropiedi, si concretizza al 25° quando Pepe spinge in area Gomez su un cross dalla destra impedendo al tedesco di colpire di tesa. Per l’arbitro Kassai è rigore. Dal dischetto si presenta Robben che calcia forte e angolato battendo Casillas, che pure aveva intuito l’angolo.

La gara non accenna a rallentare di ritmo e le occasioni piovono in quantità industriale. Il Real va vicino al tris con Benzema in due occasioni. Nella prima il francese arriva in ritardo, nella seconda invece manda di poco oltre l’incrocio dei pali con un tiro a girare dal limite sinistro dell’area. Il Bayern risponde prima con Gomez che calcia su Casillas in uscita e poi con Ribery che viene anticipato in maniera provvidenziale da Xabi Alonso al momento di scagliare il tiro da dentro l’area di rigore. Solo nei minuti finali del primo tempo i ritmi si abbassano leggermente e le due squadre sembrano tirare un po’ il fiato cercando di non esporsi troppo agli attacchi avversari. Al 42° il Bayern ha una buona occasione con Gomez – servito da una rimessa laterale di Robben – ma Pepe è lesto a recuperare e anticipare il tedesco al momento del tiro. L’ultima occasione è ancora per Robben che su punizione – smorzata dalla barriera – impegna Casillas alla respinta a pugni chiusi.

La ripresa riprende su ritmi altissimi con Real e Bayern che ribattono colpo su colpo rendendo la partita godibile e densa di emozioni. È il Bayern a cominciare meglio mettendo un po’ alle corde un Real Madrid che fatica a tener palla e manovrare con tranquillità, trovando anche meno spazi per i veloci contropiedi che hanno caratterizzato la prima frazione di gioco. Sono Benzema da una parte e Gomez dall’altra i due giocatori più pericolosi, anche se i loro tiri vengono neutralizzati dai portieri, facendo si che il risultato non cambi. Il Bayern manovra di più, ma il Real dà l’impressione di poter far male ogni volta che si distende in profondità, pur non creando moltissime occasioni da rete. Col passare dei minuti i ritmi si abbassano e gli spazi si riducono per entrambe le squadre, con il Bayern sempre padrone del campo che manca però di un po’ di incisività negli ultimi venti metri. A cinque minuti dalla fine sui piedi di Gomez arriva la più bella palla gol per chiudere la partita e la qualificazione. Robben serve il centravanti al limite dell’area piccola, ma invece che tirare di prima intenzione Gomez prova a stoppare facendosi chiudere dalla retroguardia spagnola.

Servono così i tempi supplementari per decidere chi raggiungerà il Chelsea nella finale dell’AllianzArena. Il Real Madrid parte meglio cercando fin dai primi minuti di segnare un gl che potrebbe valere la qualificazione, faticando però a trovare il varco giusto per colpire. I ritmi si fanno comprensibilmente meno intensi con la gara che va a strappi, con lunghe pause in cui le due squadre prendono fiato e provano a riorganizzare le idee. I due tecnici provano così ad inserire uomini freschi – Higuain nel Real, Muller nel Bayern – sperando in un loro guizzo, che però non arriva. Si va così ai calci di rigore per decidere la seconda finalista.

Ai calci di rigore parte malissimo il Real Madrid che si vede respingere i primi due rigori di Cristiano Ronaldo e Kaka da un Neuer strepitoso, mentre Alaba e Gomez non sbagliano dagli undici metri. Il Bayern rimette tutto in discussione con gli errori di Kroos e Lahm, che si fanno ipnotizzare da Casillas. Per fortuna dei tedeschi anche Ramos calcia malissimo, mandando il pallone in tribuna. Il pallone della finale finisce sui piedi di Schweinsteiger che non sbaglia e porta i suoi nella finale di casa.

[Tommaso Maschio – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]

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