Reja: “È una vittoria che ci voleva, ci dà la giusta serenità”

ROMA – Una vittoria al fotofinish, una qualificazione ai quarti di finale di Coppa Italia che fa tirare un sospiro di sollievo ad Edy Reja. La batosta in quel del ‘Franchi’ di Siena rischiava di lasciare nella Lazio quelle tossine che non ti permettono di rialzare la testa, che schiacciano fiducia e morale. Così non è stato, la perla di Hernanes nell’ultimo giro di orologio, ha cancellato paure e malumori; il tecnico biancoceleste aveva chiesto ai suoi di reagire, voleva vedere sul rettangolo verde la vera Lazio e, nonostante i soliti infortuni ed un calo di concentrazione e tenuta fisica che ha permesso al Verona di acciuffare il momentaneo pareggio, lo hanno dimostrato con una vittoria che dà serenità e lo slancio per ripartire anche in campionato. Segnale di uno spogliatoio che forse spaccato non è, non ha dubbi Reja, le prestazioni decisamente in ombra con Chievo e Siena sono frutto di una condizione fisica che continua a non essere al top e di assenze che cominciano a pesare come macigni sui ritmi e il gioco della squadra.

“NON C’E’ CONDIZIONE FISICA” – La sosta doveva essere necessaria per ricaricare le pile, che la prestazione in ombra contro il Chievo era stata solo frutto di stanchezza e tante defezioni. La disfatta di Siena ha invece dimostrato quanto la Lazio non abbia ancora fatto il pieno di benzina, ed anche stasera – soprattutto nella ripresa – è stato evidente che i biancocelesti ancora non marciano come dovrebbero. La difesa decimata (stamattina si è fermato anche Radu ndr) ed un centrocampo altrettanto in emergenza, indeboliscono un po’ le sicurezze della Lazio e minano in qualche modo la serenità mentale del gruppo; dove non arriva la forza però, arriva la volontà e stasera è stata la voglia di vincere dei biancocelesti a fare la differenza per conquistare un successo in extremis: “Guardando la situazione attuale dal punto di vista qualitativo, fisico ed anche mentale non stiamo messi benissimo. Ma soprattutto nel finale c’è stata voglia di vincere, anche se non eravamo lucidissimi e le gambe non andavano, c’erano ancora scorie della partita con il Siena”. Il ritmo è calato prepotentemente, nel secondo tempo la Lazio ha tremato. Il pareggio del Verona ha richiamato alla mente gli spettri della debacle senese, la perla di Hernanes è stata la pozione magica per far tornare il sorriso e scacciare i malumori: “Nel primo tempo abbiamo fatto bene e trovato anche il secondo gol con Rocchi, poi non so cosa è successo – analizza Reja in conferenza stampa -È calato il ritmo, non ci sono state ripartenze e abbiamo sofferto molto il Verona sulle fasce, ci hanno castigato con il 2-2 e se non ci fosse stata la punizione di Hernanes sarebbe stato difficile trovare il gol”. Da febbraio poi i ritmi si intensificheranno, la Lazio tornerà sul palcoscenico internazionale in Europa League, recuperare forma fisica e ritmo sarà ancora più difficile. La ricetta di Reja è recuperare gli infortuni e puntare sul turnover: “Oggi avevo nove giocatori fuori di quelli che giocano sempre, sono stato costretto a mettere in campo chi non aveva minutaggio nelle gambe. Non è facile la situazione, bisogna stringere i denti e sperare di recuperare tutti”.

“GRUPPO SPACCATO? TUTTE FROTTOLE” – La sconfitta di Siena sembrava aver riaperto vecchie ferito e riacceso dissapori intestini. Reja che lancia l’ultimatum ai suoi per spronarli a reagire, i biancocelesti che si accusano l’un l’altro: “Tutte frottole”, poche parole ma incisive per chiudere una polemica in realtà mai esistita. Dopo il 4-0 del Franchi la Lazio tutta si è guardata negli occhi, ha fatto mea culpa, ha capito che l’unica soluzione per uscire dalla crisi è reagire. Stasera ha cominciato a darne dimostrazione: “La sconfitta di Siena non ha minato le sicurezze del gruppo, mi meraviglio delle notizie che sono emerse perché sono tutte frottole. Lo ripeto, il permesso per il ritorno posticipato dei sudamericani era stato già concordato, invece viene fuori che ci sono stati dei malumori nel gruppo. In questa squadra c’è un accordo perfetto, è normale che quando perdi 4-0 c’è nervosismo. Ci è dispiaciuto per la sconfitta ma poi ci siamo ritrovati con il presidente Lotito e la squadra, ho manifestato il mio disappunto ed eravamo tutti d’accordo su questo. Oltre questo però non c’è nient’altro”.

“UNA VITTORIA CHE DA’ SERENITA’” – Ripartire con la marcia giusta, questo aveva chiesto Reja ai suoi, ripartire già in Coppa Italia con il Verona, continuare a dimostrare chi è veramente la Lazio con l’Atalanta domenica. Non è stata una vittoria scontata stasera, i gialloblu di Mandorlini sono arrivati a Roma con un ruolino di marcia straordinario e forti di un secondo posto nel campionato cadetto. Il giusto esame per riprendere il proprio cammino, lì dove la strada era stata smarrita: “Il Verona è una squadra consistente dal punto di vista fisico, sta facendo un campionato straordinario ed ha qualità. Nelle condizioni in cui eravamo noi, sapevo che avremmo trovato delle difficoltà”. Una vittoria che fa tirare un sospiro di sollievo, che allontana le polemiche e dà la giusta tranquillità ai biancocelesti per preparare una sfida delicata come quella contro i bergamaschi. Intanto stasera si può sorridere, la qualificazione ai quarti di finale di Coppa Italia è stata conquistata, la Lazio non molla neanche questa competizione: “E’ una vittoria che ci voleva, ci dà la giusta serenità per prepararci alla partita di domenica contro l’Atalanta. Ci prendiamo questo risultato, per fortuna è arrivato altrimenti sarebbero piovute altre polemiche, ma non ci basta perché dobbiamo preparare una partita contro una squadra che sappiamo di che pasta è fatta – conclude Reja – Quello che contava era passare il turno, è importante soprattutto dal punto di vista mentale e psicologico”.

[Giorgia Baldinacci – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]

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