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Roma-Napoli 2-2: sogno infranto nel finale

Sogno infranto sul più bello, quando la squadra e i tifosi già assaporavano il terzo posto e il successo all’Olimpico per il secondo anno consecutivo contro la Roma. Il Napoli è stato raggiunto nel finale dal gol di Fabio Simplicio dopo la rimonta firmata Zuniga e Cavani e torna a casa con un solo punto.

Luis Enrique schiera la squadra con Totti alle spalle di Bojan e Borini e le scelte del manager spagnolo danno i frutti sperati. Il primo tempo infatti è quasi interamente di marca giallorossa. Il Napoli si affida alle ripartenze, ma sono i padroni di casa a costruire le occasioni più nitide.

È così che dopo le prime palle gol firmate Fernandez e Hamsik – con quest’ultimo che trova sulla sua strada un attento Lobont – la Roma si riversa in attacco e sfiora il vantaggio con Gago che da due passi spedisce fuori dallo specchio della porta una respinta corta di De Sanctis sul velenoso tiro di Francesco Totti.

È il momento migliore dei ragazzi di Luis Enrique. Bojan sulla corsia mancina fa ciò che vuole con Maggio e Fernandez in costante difficoltà. Proprio un tiro a giro dello spagnolo intorno alla mezz’ora impegna De Sanctis bravo in tuffo a rifugiarsi in angolo. La Roma gioca meglio sulle corsie esterne e al 41esimo trova il meritato vantaggio: Rosi elude la marcatura di un opaco Zuniga e serve Marquinho che anticipa Fernandez e mette a segno il suo secondo gol in campionato.

Dopo un primo tempo sottotono, il Napoli ha il merito di alzare la testa a inizio ripresa. A ristabilire la parità è quel Zuniga che nel primo tempo ha subito passivo le sortite offensive dei giallorossi sulla sua corsia. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo perfetta la conclusione dalla distanza del colombiano su cui non può nulla Lobont.

Il calo della Roma nella ripresa è evidente: la squadra non è più compatta come nei primi 45 minuti e a soffrirne è una difesa troppo alta sistematicamente puntata dagli attaccanti del Napoli. Cavani intorno al 60esimo trova il gol, ma l’arbitro annulla per una sospetta posizione di fuorigioco. Poi Maggio tutto solo davanti al portiere prova uno scavetto che non sorprende l’estremo difensore rumeno.

La Roma però non ne ha più e il Napoli passa: Pandev, entrato nel secondo tempo al posto di Dzemaili, verticalizza per Cavani che rientra sul destro e batte Lobont con uno splendido tiro a giro.

Dopo il gol dell’attaccante uruguaiano la gara sembra chiusa, ma Luis Enrique ha il merito di indovinare le sostituzioni. Il manager spagnolo inserisce Tello e Fabio Simplicio e proprio questi due confezionano nel finale il gol del 2-2 col brasiliano bravo ad anticipare uno Zuniga troppo distratto in fase difensiva.

[Raimondo De Magistris – Fonte: www.tuttonapoli.net]

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