Rosolino: chi era costui …

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L’ultima mancata qualificazione agli Europei di Budapest fa presagire il pensionamento del più grande nuotatore italiano all time. Ma ricordiamo per sommi capi cosa ha rappresentato per il Nuoto l’atleta napoletano

Il Nuoto italiano può tranquillamente dividersi in due epoche, ovvero quella Ante Rosolino e quella Post Rosolino. L’italo-australiano ha infatti segnato uno spartiacque nella storia del Nuoto azzurro, che prima del suo avvento faticava a trovare la luce dei riflettori, persino i più soffusi. Il napoletano ha letteralmente riscritto la storia nostrana di questa disciplina, conquistando medaglie su medaglie, in un lasso di tempo davvero straordinariamente lungo, dal ’95 al 2008 (sino a 30 anni).

La sua fama assurse a livelli planetari in occasione delle Olimpiadi di Sydney 2000, quando, all’apice della forma, entrò nella leggenda diventando il primo italiano a vincere medaglie olimpiche nel Nuoto, per delle imprese che coincisero con l’era della prima vera Valanga azzurra avente in Domenico Fioravanti l’altro faro accecante di casa Italia, che da quel momento non smetterà più di stupire, inscenando un autentico cambio di marcia storico. Rosolino in quell’Olimpiade della consacrazione  conquistò un Oro (200 misti), un Argento (400 s.l.) ed un Bronzo (200 s.l.).

Quattro anni dopo sarà Bronzo storico nella 4×200 s.l. ad Atene. Nel corso della sua sfolgorante carriera vincerà in tutto 1 Oro, 3 Argenti (di cui 2 in staffette) ed 1 Bronzo ai Mondiali, mentre agli Europei sarà 7 volte Oro (di cui 5 in staffetta), 8 volte Argento (1 staffetta) e 6 (1 staffetta) volte Bronzo.Con 60 medaglie Massimiliano Rosolino, pensate, risulta essere il nuotatore più medagliato della storia nelle principali manifestazioni internazionali (contando anche la Vasca Corta), davanti (per ora) persino allo squalo Michael Phelps!