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Sannino: “Ho chiesto ai ragazzi di guardarsi dentro e di ripartire”

É intervenuto stamani in conferenza stampa Giuseppe Sannino, tecnico del Palermo che così ha risposto alle domande dei giornalisti, intervenuti presso la sala stampa del centro di allenamenti “Tenente Onorato” di Boccadifalco: “I segnali che ho colto dalla squadra durante gli allenamenti e durante la partita a Milano? Non è che devo cogliere dei segnali. Credo – ha raccolto TuttoPalermo.net –  che arrivando a questo punto, tutti si debbano guardare dentro ed analizzare le proprie responsabilità. Qui in ballo c’è il Palermo, non tanto le singole persone. Ho chiesto ai ragazzi di guardarsi dentro e di ripartire. Ognuno può vedere la situazione come vuole. Capisco la delusione, non si può vivere di fantasia. Cercare di vedere il bicchiere mezzo pieno, parlo dal Milan in avanti, credo sia la cosa migliore. Dobbiamo evitare di darci martellate sugli zebedei. Ma non per prenderci in giro. So perfettamente che siamo ultimi in classifica, vogliamo lottare per le prossime 9. Quello che ho colto io dopo il Milan è che questa squadra non è morta e la partita con la Roma diventa determinante perché con la Roma possiamo ancora aspirare alla salvezza, solo in caso di vittoria. Guardando un attimo quello che c’è intorno, cerco di fare capire ai ragazzi che 29 giornate fa i ragazzi cercavano l’oro, ma non come una squadra, ma come singoli. Eravamo tanti, tantissimi. Tutti hanno cercato l’oro per i fatti propri, ma nella miniera è caduto giù tutto, è rimasto soltanto un buco. Se vinciamo con la Roma, i soccorsi arriveranno anche da quel buco e potremo continuare a sperare. Ma se dovessimo perdere, il buco dove tutti respiriamo si otturerà”.

Ha proseguito poi così Sannino: “Quanto un giocatore come Miccoli sta lavorando per la causa? Da quando sono arrivato qua sento parlare solo di giocatori o di numeri, mai di una squadra. Non ho mai sentito parlare di uomini, soldati. Ho sempre sentito parlare di Miccoli ed Ilicic o di moduli. Io ho sempre parlato di gruppo o di squadra. Miccoli è un uomo straordinario, di una generosità incredibile. Lui vuole esserci nelle prossime 9 gare. Io gli ho detto che dobbiamo essere bravi a fare scivolare addosso quello che succede. Lui vorrebbe da lunedì essere partecipe di una settimana che ci porterà a giocare con la Roma. Per me questo è un grande atto di responsabilità, ma io ho davvero bisogno di tutti i ragazzi. Balotelli ad esempio ha toccato due palloni, ma senza una squadra dietro non sarebbe certamente riuscito a farli. A Milano, nonostante i due gol sotto, ho visto una squadra pronta a lavorare con poche facce tristi e pronta a ripartire. Io in questo momento non vorrei parlare. Dovremmo solamente abbassare la testa e cospargerla di cenere, nei confronti di una piazza che non merita tutto ciò”. Un Sannino sereno ma voglioso ha così proseguito: “Se non si vince con la Roma cosa accade? Al momento dobbiamo giocare con la Roma, ma molto potrebbe davvero dipendere anche da Genoa-Siena. Il dopo non spetta a me. C’è una società che deve decidere. Dal mio punto di vista? Chi mi conosce sa che anche se si dovesse chiudere il buco, noi rappresentiamo il Palermo, dobbiamo andare ancora avanti. Secondo me, dovrà essere un momento dove gli uomini dovranno uscire e dovranno dimostrare di valere. Ho una squadra battagliera? Ci sono allenamenti dove torno a casa e sono deluso, altri dove vedo che la squadra mi segue e penso che ci siamo. Io voglio sapere sempre di avere un grande numero di soldati. In questo momento i ragazzi sanno che ho bisogno di loro. Ma giocatori uomini”.

Ancora Sannino: “Io ho sempre lavorato con 4 difensori, adesso ovviamente cerco di trovare gli equilibri. Stiamo lavorando. Sono da una settimana qui, ho trovato dei ragazzi che si sono messi a disposizione. Se avessimo iniziato a lavorare così 7 mesi fa, forse… A distanza di mesi sono aumentati i rimpianti per quello che sarebbe potuto essere? Non bisogna mai avere rimpianti nella vita. I se ed i ma lasciano il tempo che trovano. Non ha senso questo discorso. L’unica cosa che vorrei è che io sono arrivato sette mesi fa con grandissima voglia. Sono tornato con una situazione delicata ma con le stesse idee, stessa voglia e stessa passione. Un solo problema, ci sono poche partite”. Sannino ha poi così concluso la conferenza stampa: “La gente non ha bisogno di proclami “venite allo stadio”. La gente vuole vedere i fatti. Non ho mai incontrato un pubblico così sano, e così voglioso di far bene. Siamo in una città dove bastava far poco per fare bene. La gente qui non vuole sempre vincere, la gente vuole vivere lo spettacolo domenicale. Chi ha voglia di venire allo stadio e ci crede ancora o ha voglia di vedere il Palermo con la famiglia, venga allo stadio. Domani giochiamo contro la primavera allo stadio, spero ci sia tanta gente già da domani. Viola? L’ho messo in campo con il Milan per gratificarlo visto il suo costante lavoro sottotraccia. A basso profilo ha sempre lavorato in silenzio. Lui è stato un ragazzo straordinario e la scelta di mandarlo in campo è mirata. Vedremo però se potrà giocare con la Roma c’è una settimana. Credo anche che Faurlin possa dare una mano a questa squadra. Alla base di tutto ci deve essere la consapevolezza che viviamo un momento difficile. Abbiamo bisogno di uomini che sappiano vivere la pressione”.

[Mauro Piro – Fonte: www.tuttopalermo.net]

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