Serie A

La Serie A ai tempi del Covid 19: stagione congelata?

In questi giorni, oramai da settimane, sta facendo molto scalpore ciò che sta creando il Covid 19, nome in codice del Coronavirus, brevettato e uscito al di fuori della Cina, ed ora diffuso praticamente su tutta la superficie del globo. A farne le spese, non assolutamente immune, anche, e soprattutto, il mondo del calcio.

E si contano già i danni, non solo per quel che riguarda la lista infetti, che non ha risparmiato molte figure anche importanti. Stiamo parlando del danno economico che il calcio italiano ha già subito e subirà, nel caso in cui il termine del campionato non veda più la luce del tunnel: ipotesi più che probabile, nonostante sia l’ipotesi più grigia che possa esistere e per questa non ancora presa in considerazione (solo a causa delle guerre mondiali la Serie A non ha mai visto la fine per sole tre volte).

Calcio e finanza, sito esperto in marketing ed economia dello sport, stimerebbe delle possibili perdite quantificabili in circa 1 miliardo di euro di proventi mancanti solamente dai diritti tv, incassi statali, pubblicità e ingaggi dei dipendenti. Una perdita sub-enorme che danneggerebbe non solo il calcio, ma anche lo stato italiano, di cui il calcio ha una certa importanza. Si cercherà di incastonare il campionato nel caldo torrido dell’estate, a ridosso di 2020/2021, ma, a mio parere, visto l’andamento in prospettiva di Covid-19 che non potrebbe dare tregua per molti mesi, l’ipotesi più plausibile, ahinoi, sarà quella del congelamento totale di 19-20 e un nuovo inizio, si spera una nuova rinascita, data dalla A 20-21…

A cura di Giuseppe Annunziata

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