FERRARA – Il 6 agosto 2025 segna una data storica e dolorosa per il calcio italiano: la SPAL, gloriosa società sportiva di Ferrara, è stata dichiarata ufficialmente fallita dal tribunale cittadino. Dopo mesi di incertezze, debiti crescenti e una gestione travagliata, la liquidazione giudiziale ha posto fine all’epoca iniziata con Joe Tacopina e proseguita con Marcello Follano.
La SPAL Srl ha accumulato debiti per oltre 10 milioni di euro, coinvolgendo circa 70 creditori tra ex giocatori, dipendenti, collaboratori e fornitori. Gli stipendi non pagati e le mancate contribuzioni hanno aggravato una situazione economica già compromessa, rendendo inevitabile l’intervento del tribunale.
La giudice Anna Ghedini ha firmato il decreto di liquidazione, nominando Aristide Pincelli come curatore fallimentare. Il suo compito sarà quello di gestire la procedura, esaminare lo stato patrimoniale e valutare eventuali responsabilità gestionali.
Nonostante il fallimento, il calcio a Ferrara non si ferma. Dalle ceneri della SPAL nascerà una nuova società: Ars et Labor Ferrara, che ripartirà dal campionato di Eccellenza. Tuttavia, non potrà utilizzare né il marchio né la denominazione storica “SPAL”, in quanto non acquisiti dalla nuova entità.
Questa rinascita rappresenta un tentativo di salvare il legame sportivo con la città, pur dovendo affrontare un percorso lungo e difficile per riconquistare la fiducia dei tifosi e tornare ai livelli professionistici.
L’udienza per l’esame dello stato passivo è fissata per l’11 dicembre 2025. I creditori avranno tempo fino a 30 giorni prima per presentare le proprie richieste. Nel frattempo, il curatore dovrà fare chiarezza su eventuali responsabilità e cercare di recuperare quanto possibile per soddisfare i creditori.
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