STAGIONE 1979/1980

L’Inter ritorna a laurearsi Campione d’Italia avvalendosi dei gol di Altobelli e delle parate di Bordon e lo fa con 3 punti di vantaggio sulla Juventus del capocannoniere (con 16 reti) Bettega.

Il 12° tricolore arriva senza troppi affanni, ma l’attenzione ad un certo punto del campionato si sposta su ben altro. Il 23 marzo, infatti, vennero arrestati 14 tesserati fra cui stelle come Enrico Alberatosi, Paolo Rossi e Bruno Giordano. Si trattava del cosiddetto Scandalo scommesse del Totonero.

Le sentenze che ne scaturirono furono durissime: Lazio e soprattutto Milan (per la 1^ volta) finirono in Serie B d’ufficio. Nel dicembre dello stesso anno vengono emesse ulteriori condanne per i responsabili dello scandalo delle partite truccate.

Oltre alla retrocessione di Milan e Lazio vengono pesantemente penalizzate altre squadre e molti giocatori tra cui Paolo Rossi vengono squalificati o addirittura radiati. Nel pieno degli anni di piombo causa Brigate Rosse l’Italia è costretta a fare i conti più che mai col fenomeno mafioso che si allarga a macchia d’olio malgrado gli arresti e le sentenze aumentino a dismisura. Gaetano Costa, procuratore Capo di Palermo, dopo aver firmato personalmente dei mandati di cattura nei confronti del boss Rosario Spatola e di alcuni suoi uomini viene ammazzato dalla mafia.

STAGIONE 1980/1981

Fu un controverso ed a tratti tormentato campionato quello che porterà la Juve di un giovane Trapattoni ad impadronirsi del 19° Scudetto.

Il torneo risentiva pesantemente dello scandalo scommesse: molte squadre erano state penalizzate (Avellino, Bologna e Perugia, costrette a partire da quota –5), Lazio e soprattutto Milan assenti per essere state retrocesse d’ufficio. Il torneo sarà più combattuto del solito, tanto è vero che si arrivò a 5 giornate dalla fine con il trio Juventus-Napoli-Roma in vetta alla graduatoria, a pari punti. Ma ben presto il Napoli lasciò spazio alle altre contendenti e così si arrivò allo scontro diretto tra Juve e Roma del 10 maggio, terz’ultima giornata, al Comunale con un punto di vantaggio per i bianconeri.

Un incontro destinato ad avvelenerare l’intero torneo per le polemiche che susciterà. Salirà agli onori della cronaca il gol annullato al romanista Turone per un fuorigioco segnalato da un guardalinee.

Tuttora, pensate, non è chiaro quanto sia stata azzeccata la decisione di quest’ultimo, ma quando vi è di mezzo la Juve ogni errore ipotetico diventa motivo di discussioni e sospetti. E non si tiene conto mai degli errori e benefici totali accumulati nel torneo, ma solo dei big match.

Succederà la medesima cosa nel 97-98 quando in Juve-Inter fu negato un rigore non sacrosanto a Ronaldo: nessuno però ebbe a ricordare che nello stesso match d’andata vi era un rigore grande come una casa su Inzaghi, puntualmente negato dall’arbitro della contesa.

Capocannoniere fu il giallorosso Pruzzo con 18 gol. Il 13 maggio, Città del Vaticano, mentre attraversa sulla jeep Piazza San Pietro, il Papa Giovanni Paolo II viene ferito gravemente da colpi d’arma da fuoco sparatigli dal terrorista turco Ali Agca, legato al gruppo dell’estrema destra turca dei Lupi grigi: il Papa si salverà grazie al pronto intervento dei medici.

STAGIONE 1981/1982
Per la Juve arriva il 20° Scudetto (+ 1 punto sulla Fiorentina) e la 2^ stella gialla sul petto. I viola di Antognoni ed i bianconeri arrivarono all’ultima giornata a pari merito, per un torneo serrato sino alla fine.
All’ultimo turno entrambi i team erano impegnati in trasferta: la Juve a Catanzaro e i gigliati a Cagliari. Grazie ad un rigore di Brady lo Scudetto si tingerà di bianconero. Capocannoniere sarà ancora Pruzzo (15 gol) che però non verrà convocato per i Mondiali. Il Milan, neopromosso, salvo sino a 5 minuti dal termine del torneo, ripiomba nel baratro della B, stavolta per esclusivi demeriti sportivi. In estate l’Italia vincerà il 3° Titolo Mondilale.
Dopo aver combattuto con successo il fenomeno delle Brigate Rosse Carlo Alberto Dalla Chiesa viene chiamato ad ostacolare la mafia. Ma tutto rema contro di lui, sono troppi i collusi con Cosa Nostra, non si hanno i mezzi per combattere una guerra persa in partenza. Una guerra che fra i suoi nobili caduti avrà proprio il generale dei carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa: in un agguato mafioso vengono uccisi lui e la neo-moglie Emanuela Setti Carraro.
Poco dopo però la lotta alla mafia subirà una svolta: il boss mafioso Tommaso Buscetta, arrestato in Brasile, avvia la collaborazione con la magistratura italiana e contribuirà non poco a smascherare un sistema da troppo tempo in auge. È l’inizio della fine per il capo dei capi della Cupola Totò Riina. Lo stesso anno esce l’album musicale più venduto al mondo, Thriller di Michael Jackson con 109 milioni di copie vendute.

STAGIONE 1982/1983

Era dai tempi della 2^ GUERRA MONDIALE che la Roma non si cuciva sul petto lo Scudetto. Il 2° tricolore arriverà grazie al contributo dei vari campioni Vierchowod, C. Ancelotti, Pruzzo, Giannini e Falcao.

L’avversaria sarà sempre la Juve (del nuovo acquisto e del capocannoniere Platini) che tuttavia stavolta dovrà inchinarsi ai giallorossi. Alla fine saranno 4 i punti a dividere le due compagini. Da segnalare il 4° posto del Verona, preludio ad un qualcosa di stupefacente che accadrà qualche anno dopo. Il 29 luglio, intanto, la mafia torna a fare la voce grossa: viene ucciso il giudice Rocco Chinnici, capo dell’ufficio istruzione del tribunale.

STAGIONE 1983/1984

Dopo la favola Roma che spezza il dominio delle solite note ecco ripiombare nella routine. La Juventus (con Platini ancora primattore e capocannoniere davanti all’udinese Zico) è ancora prima.

Dopo un’estenuante lotta con la stessa Roma la Fidanzata d’Italia la spunta agevolmente nell’ultimo mese, anche se alla fine il vantaggio si ridurrà ad appena 2 punti.

STAGIONE 1984/1985

Questo torneo registrerà per la prima volta la vittoria di una outsider, anche se già messasi in luce qualche campionato orsono.

Il tricolore 1985 andò incredibilmente al Verona della coppia gol Elkjær-Galderisi, per una favola che fece andare in delirio un’intera città. Un successo fra l’altro ottenuto senza rincorse pazzesche o sorpassi rocamboleschi, ma con una straordinaria continuità e regolarità.

Una vittoria strameritata che arrivò con 4 punti sul Torino e 5 sull’Inter. Solo 6^ la Juve del solito capobomber Platini che a fine anno si fregerà del 3° Pallone d’Oro consecutivo (record).

Infine una curiosità: quello del 1984-1985 fu il primo e unico campionato di Serie A con la formula del sorteggio integrale, che prevedeva l’assoluta segretezza sul nome dell’ arbitro che avrebbe diretto la partita fino a pochi minuti prima del calcio d’ inizio, per evitare le forti pressioni che potrebbe subire da esterni. Una pratica purtroppo mai più attuata, forse perché scomoda agli interessi delle big? Guarda caso proprio in quella stagione si registrerà l’unica vittoria di una otsider…

A Porticello località balneare dell’hinterland palermitano, viene assassinato dalla mafia il commissario della squadra mobile di Palermo Beppe Montana. Successivamente vengono uccisi dalla mafia il vicecapo questore della città di Palermo, Antonino Cassarà e l’agente Roberto Antiochia. E questi sono solo alcuni degli innumerevoli delitti di mafia che si susseguono senza sosta La lotta contro Cosa Nostra è ancora in alto mare.

STAGIONE 1985/1986

Il Verona leggendario dello scorso anno sembra svanito nel nulla, e nella stagione 1985-’86 i Campioni D’Italia tornano nelle retrovie della graduatoria, mirando ad obiettivi consoni alla propria tradizione, così come la Juve di Platini che la spunta ancora una volta sulla Roma di Pruzzo (ancora re dei marcatori) aggiudicandosi a fatica il 22° Scudetto con + 4 sui romanisti. Il Milan viene acquistato dall’imprenditore Silvio Berlusconi che cambierà la storia del club.

Intanto il 10 febbraio a Palermo nell’aula bunker dell’Ucciardone si apre il maxi processo contro la mafia. Il 26 aprile a Cernobyl (Ucraina) esplode la centrale nucleare. Nei giorni successivi una nube radioattiva contaminerà buona parte dell’Europa, Italia compresa. Gli effetti del disastro sulla popolazione locale durano sinora. Il 31 agosto nel Mar Nero si verifica una collisione fra due navi russe: circa 400 i morti.

STAGIONE 1985/1986

Il Verona leggendario dello scorso anno sembra svanito nel nulla, e nella stagione 1985-’86 i Campioni D’Italia tornano nelle retrovie della graduatoria, mirando ad obiettivi consoni alla propria tradizione, così come la Juve di Platini che la spunta ancora una volta sulla Roma di Pruzzo (ancora re dei marcatori) aggiudicandosi a fatica il 22° Scudetto con + 4 sui romanisti. Il Milan viene acquistato dall’imprenditore Silvio Berlusconi che cambierà la storia del club.

Intanto il 10 febbraio a Palermo nell’aula bunker dell’Ucciardone si apre il maxi processo contro la mafia. Il 26 aprile a Cernobyl (Ucraina) esplode la centrale nucleare. Nei giorni successivi una nube radioattiva contaminerà buona parte dell’Europa, Italia compresa. Gli effetti del disastro sulla popolazione locale durano sinora. Il 31 agosto nel Mar Nero si verifica una collisione fra due navi russe: circa 400 i morti.

STAGIONE 1986/1987

Un’altra favola investe il campionato italiano, è quella del Napoli di Maradona, uno dei più grandi fuoriclasse di sempre, un dio del pallone (fresco di iride con l’Argentina) che fa impazzire una città sinora avulsa dai piani alti della classifica se non in rare circostanze.

Il predominio dei partenopei non fu mai in discussione ed alla fine si aggiudicheranno il 1° titolo con + 3 sulla Juve (che aveva perso lo smalto degli anni magici) e + 4 sull’Inter. A – 6 il redivivo Verona che centra la qualificazione Uefa, per un traguardo che torna a far sognare in grande una tifoseria, che però da lì a poco dovrà ricredersi. Capocannoniere fu il trentenne milanista Pietro Paolo Virdis.

STAGIONE 1987/1988

Prima di questo torneo avevamo già assistito a delle rimonte di una certa importanza, ma quelle operata dal Milan rivoluzionario di Sacchi e Van Basten fu la prima risalita pazzesca della storia del calcio italico.

Basti pensare che dalla 20^ giornata alla 28^ (su 30 turni) i rossoneri si portano da – 5 a +1, e col campionato che assegnava ancora 2 punti a vittoria fu davvero qualcosa di straordinario, cui poi faremo l’abitudine negli ultimi anni.

Decisivo per il sorpasso fu lo scontro diretto del San Paolo vinto dai diavoli 3-2. La rimonta subita portò il Napoli allo sbando: la squadra partenopea, che aveva perso solo due partite nelle prime venticinque giornate, riuscì nell'”impresa” di perdere ben quattro partite nelle ultime cinque giornate. Il Milan della Presidenza Berlusconi iniziò un ciclo che non avrà eguali nel calcio italiano, vincendo coppe e scudetti a ripetizione

Capocannoniere Maradona a cui bastano 15 gol per diventare re dei bomber 1987-’88.

STAGIONE 1988/1989

Il Napoli di Maradona non riesce a rifarsi dopo la scoppola dell’anno prima, arrendendosi allo strapotere dell’Inter Trapattoniana stabilendo record a go-go che verranno demoliti soltanto dalla stessa Inter di Mancini.

I nerazzurri possono avvalersi di campioni come il portiere Zenga, il geniale jolly Matthaeus, ed il sorprendente Aldo Serena che a fine torneo sarà capocannoniere con 22 gol davanti al napoletano Careca.

Il vantaggio finale dei nerazzurri sui napoletani sarà di ben 11 lunghezze, a testimoniare il dominio incontrastato della compagine milanese. Per l’Inter è il 13° Scudetto.

Poi verranno anni bui con la compagine nerazzurra che diverrà una sorta di barzelletta di costume. Il 13 marzo 1989 nasce ufficialmente il www: Internet cambierà la vita di tutti i giorni. Il 9 novembre cadrà il Muro di Berlino.

Alberto Sigona
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Alberto Sigona

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