Tennis, Roland Garros: Francesca Schiavone da favola!

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Per la prima volta un’italiana vince una prova del Grande Slam: sembra fantascienza ma non lo è: la storia della racchetta in gonnella è cambiata!

SCHIAVONE 1^ AL ROLAND GARROS? MA CHI VUOI CHE CI CREDA? – Eh no ragazzi, stavolta mi sa che stiamo sognando di brutto! Non può essere! Non ci credo, non me lo permette la logica, la storia, no! Dai, un’italiana che vince il Roland Garros, ma siamo matti? Ma non ci saremo mica drogati in massa? È psichedelia pura! Francesca Schiavone si sarebbe mai potuta prendere la briga di “violare” la sacralità del Roland Garros, andando addirittura a vincerlo? Nooo, daiii, non siamo visionari, svegliamoci…Non si cambia la storia in maniera così rivoluzionaria, quasi irriguardosa verso Nazioni blasonate come gli USA o la Russia. Una che alla vigilia del torneo era numero 17 al Mondo non può fare un’impresa copernicana senza precedenti che esula dalla realtà, no! Sì è vero, alla tv abbiamo tutti assistito al miracolo azzurro, ne parlano i media, ma dev’essere l’effetto di chissà cosa. Domani ci risveglieremo e ci renderemo conto che era tutto un bluff.

INVECE E’ TUTTO VERO: CADE UN TABU’ – Altro che bluff, altro che allucinazioni. Amici miei, è tutto vero. Non c’era modo migliore per festeggiare il centenario della FIT, della serie, nulla avviene per caso. L’australiana Samanta Stosur (ex n. 7, almeno sino alla vigilia del torneo) è stata “schiantata” 6-4 (da 3-4), 7-6 (e perdeva, pensate, 4-1, poi 5-4 e 6-5), con la nostra 30enne in grado di mitizzare la propria figura, almeno in rapporto alla nostra storia, sempre avara di soddisfazioni specie nel Grande Slam, dove sino all’altro ieri dovevamo rivolgerci ad un numero sconsiderato di Santi per ottenere la grazia di un misero ottavo di Finale.

La storia adesso è cambiata, almeno in maniera transitoria. Poi sapremo se la vittoria di oggi è stato un caso isolato, seppur riconducibile ad una crescita esponenziale che il nostro movimento palesa da un lustro. Basti vedere i 2 titoli iridati a squadre, o la splendida condizione di una carte Flavia Pennetta, un’altra che un giorno potrebbe emulare le gesta della milanese. Schiavo, come la chiamano gli amici, è arrivata sin qui superando nell’ordine i seguenti ostacoli: la russa Kulikova (57 63 64), l’australiana Ferguson (62 62), la cinese Na Li (n.11, 64 62), la russa Kirilenko (n.30, 64 64), la danese Wozniacki (62 63), numero tre del ranking Wta, finalista agli ultimi US Open e tennista più giovane (deve ancora compiere 20 anni) tra le top ten, la russa Elena Dementieva (76 ritiro), numero 5 del tabellone, finalista al Roland Garros e agli US Open nel 2004 e campionessa olimpica in carica.

Ed oggi ha completato l’opera contro la Stosur, prima australiana ad approdare in una finale Slam dopo Wendy Turnbull agli Australian Open 1980. La Schiavone aveva già fatto un’impresa fantascientifica arrivando in Semifinale in un G.Slam 56 anni dopo la Lazzarino. Poi l’assurdità di arrivare in Finale. Oggi la pazzia pura di vincere il Roland Garros. Eh sì, a volte i miracoli accadono. E si tingono pure di tricolore…