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Torino: idee più chiare sulle strategie di mercato

Si può pronosticare con quasi l’assoluta certezza di azzeccarci che nella sessione di mercato di gennaio al Torino non arriverà nessun giocatore proveniente da campionati esteri, tanto più dal Centro-Sud America dove la stagione calcistica è al termine. Le certezze in tal senso derivano dal fatto che l’ormai famoso viaggio che Petrachi doveva effettuare fra il Sud e il Centro America non è stato fatto e di conseguenza le segnalazioni di Zavagno sono rimaste tali perché nessuno, al di fuori dell’ex giocatore granata ora osservatore, ha visionato direttamente i calciatori che potrebbero essere utili al Torino. A questo va aggiunto, ed ormai è arcinoto anche alle pietre, che per la stragrande maggioranza dei giocatori, per non dire la totalità, ci vuole tempo per far proprie le conoscenze pretese da Ventura e se è difficile per un calciatore italiano o straniero che già milita nel nostro campionato figuriamoci per uno che non ha mai giocato in Italia. Quindi è facilmente spiegato perché nessun calciatore proveniente dall’estero arriverà a gennaio al Torino, a prescindere che abbia o meno passaporto comunitario.

Detto questo è sicuro che dalla lista dei possibili arrivi si può togliere El Shaarawy perché ieri in Portogallo è stato operato al piede sinistro per stabilizzare il quarto osso metatarsale, impedendo così il sovraccarico sulla zona della pregressa frattura da stress e dovrà stare lontano dai campi di gioco per almeno dieci settimane, quindi il Torino, se mai lo è stato veramente, non può più essere interessato a lui almeno per questa parte di stagione. Altro giocatore che può essere depennato dalla lista è Giovinco: il suo procuratore, Claudio Pasqualin, ha smentito che possa lasciare la Juventus per trasferirsi in granata, pur confermando che il suo assistito piace a Ventura dai tempi in cui il mister allenava il Bari.

A cinque giorni dalla riapertura ufficiale del calciomercato quindi si inizia a delineare con maggiore precisione quali saranno le strategie del club granata, ieri c’è stato un vertice fra Cairo, Petrachi e Ventura, e già il fatto di scremare la lista dei potenziali arrivi è un passo avanti. Da escludersi sono anche in entrata difensori perché in rosa ce ne sono già parecchi e nonostante l’infortunio di Bovo il reparto non è sguarnito visto che annovera: Darmian, Glik, Maksimovic, Rodriguez, Moretti, Pasquale, Masiello e il Primavera Scaglia e D’Ambrosio. Al massimo è ipotizzabile l’arrivo di un esterno-terzino destro. Di conseguenza i nomi più accreditati di possibili rinforzi restano: Saponara, Nocerino, Birsa, Lodi, Kone, Constant, Hernandez, Belfodil, Cristante, Nico Lopez, Kurtic, Kuzmanovic. Però per quel che riguarda gli attaccanti non trequartisti, prima che si possa ipotizzare un nuovo arrivo, almeno uno fra Barreto e Meggiorini deve essere ceduto – Larrondo fermo da tempo per infortunio e ancora alle prese con il recupero difficilmente può essere collocato altrove per la seconda parte della stagione – altrimenti il reparto sarebbe troppo affollato poiché Cerci e Immobile ormai sono titolari inamovibili. Se il trentun gennaio alle ventitré il Torino avrà in organico un vice Vives e un vice El Kaddouri si potrà dire che l’operazione rinforzo della rosa è stata portata a termine, quanto bene dipenderà dai nomi dei sostituti, almeno per quel che riguarda il giudizio sul mercato, sarà poi il campo a dire se sono stati presi gli uomini giusti.

[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]

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