Almiron e Lanzafame: La grande occasione da ex

CATANIA È sempre stata una partita da pubblico delle grandi occasioni e lo sarà anche quest’anno. Prevendita ben lanciata per la sfida di Domenica contro la Juventus, prima squadra con un grande ascendente sul pubblico calcistico a far visita al Massimino. L’anno scorso, a tinte rossazzurre, se ne parlava più per il ritorno da ex di Jorge Martinez che non per l’avversario in sé e per sé che ormai è diventato abitudine incontrare al Massimino. Quest’anno invece, gli ex sono tutti sulla sponda etnea, ma c’è da giurarci su di loro non aleggerà la stessa attesa incuriosita che accompagnò il Malaka.

Cari i miei ex

Nicola Legrottaglie è stato un bianconero dai trascorsi lunghi ed importanti. Anche se con la Juventus non ha mai vinto uno scudetto, neanche quello contestatissimo del 2006 (si trovava in prestito al Siena) ha seguito la vecchia signora nelle coppe europee ed anche in serie B vincendo lì sì il campionato. Domenica non sarà tra i disponibili per il sommo dispiacere di Montella che finora ha sempre contato sull’apporto degli ex ogniqualvolta possibile: Lanzafame contro il Brescia, Suazo e Ricchiuti contro il Genoa.

A scendere in campo, complice anche l’infortunio di Biagianti, sarà invece un altro ex, Sergio Bernardo Almiron, che contro la Juventus oltre ad un conto in sospeso mai negato, ha anche una discreta striscia positiva a livello personale. Insieme a Palermo e Lazio i bianconeri sono la squadra più volte perforata dai goal dell’argentino (2). A convincere Montella basteranno però le parole proferite al momento della presentazione alla stampa: “Voglio dimostrare a chi non mi ha dato una seconda possibilità cosa possa ancora fare Almiron su di un campo di calcio, quale sia il mio vero valore”. I presupposti per vedere un Almiron opposto a quello poco apprezzato contro il Siena quindi, dovrebbero esserci tutti. Ascoltiamo le parole, aspettiamo i fatti.

Terzo ed ultimo ex, Davide Lanzafame, che con la Primavera juventina, più che con la prima squadra, ha riscosso grandi successi ed ottenuto grandi soddisfazioni. Se fino a qualche anno fa l’obiettivo del giovane catanese, cresciuto a Torino, era quello di tornare alla Juventus, domenica sarà solo di batterla. Complice la predilezione per gli ex mostrata da Montella e la non brillante prova di Bergessio come esterno offensivo, c’è più d’una speranza di vederlo titolare.

Curiosità

Non è un ex, ma la Juventus “gli manca”. Parliamo di Maxi Lopez, che incontrerà per la quarta volta l’unica “big” alla quale non sia ancora riuscito a segnare almeno un goal. Chi invece in campionato ha segnato alla Juventus, e solo alla Juventus, è Mariano Izco: il veterano rossazzurro, 7 sfide contro la Juventus, ne ha persa solo una, candidandosi anche come portafortuna. Del suo goal alla Juventus si ricorderà anche Adrian Ricchiuti: il 9 Settembre 2006, alla prima partita della sua storia in B, la Juventus pareggiò 1-1 contro il Rimini, passato in vantaggio proprio col fantasista Juventino.

La Juventus

Ancora alla prese con ricorsi e giudizi per riottenere almeno uno dei due scudetti scuciti dal petto dopo Calciopoli, la Juventus sa di non poter più sbagliare sul campo, non dopo la scottante esperienza Del Neri, che ha varato nel peggiore dei modi il nuovo corso che vede al timone della società nuovamente un rampollo Agnelli, ed alla sua direzione l’ex diggì della Sampdoria, Marotta. L’inaugurazione del nuovo stadio, la Juventus (in attesa di sponsor) Arena, sorto sulle rovine del Delle Alpi, ha rinverdito le suggestioni del glorioso passato juventino, e nel concreto ha funto da volano economico (boom di abbonamenti) per la società ed emotivo (primo posto in classifica) per la squadra che pare giovarsi non poco della vicinanza, fattiva (stadio senza barriere) dei tifosi se, come affermato da Buffon: “La vicinanza dei tifosi mi ha restituito sensazioni che mancavano da tempo”. Due vittorie consecutive ed un pareggio, mercoledì contro il Bologna, accompagnano i bianconeri alla sfida contro il Catania.

Corsi e ricorsi

Nella faretra di Conte mancherà Mirko Vucinic, un attaccante tra i tanti a disposizione della Juventus, ma uno spietato come pochi quando di fronte trova il Catania: I 7 goal segnati in 11 partite ai rossazzurri (i più bersagliati insieme alla Lazio) giustificano il sospiro di sollievo tirato da molti tifosi etnei quando Gava si è convinto a estrargli in faccia il secondo giallo nell’ultima sfida di campionato. Sarà squalificato. Occhio però ad un altro elemento terribile, al quale l’assenza di Vucinic spalanca le porte: Alessandro Del Piero, capitano da 4 goal in 7 partite contro i rossazzurri, reduce dalla doppietta dello scorso anno. Buffon invece saprà bene di dover prestare massima attenzione alle punizioni di Francesco Lodi.

Precedenti

Davanti al proprio pubblico il Catania non batte la Juventus dal lontano 1964, oltre 46 anni: Era la terza giornata del campionato di serie A, e per i rossazzurri andarono a segno Danova (4′) Calvanese (59′) e Rambaldelli (84′), terminò 3-1, per i bianconeri in rete Da Costa (74′). Dei 25 precedenti giocati a Catania sono 5 le vittorie etnee, 13 quelle juventine, 7 i pareggi. Lo scorso anno terminò 1-3 per i bianconeri (doppietta di Quagliarella, goal di Pepe, temporaneo 1-1 di Morimoto al quale venne negato un clamoroso rigore sullo 0-0 per fallo di Sorensen).

[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]

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