Atalanta, la corsa di Gasperini verso l’Europa

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Sabato all’Atleti Azzurri d’Italia arriverà il Bologna, Gasperini non può sbagliare

AtalantaBERGAMO – I nerazzurri bergamaschi, reduci da due pareggi consecutivi, sono quinti a 60 punti. Bottino fantastico per una formazione il cui obiettivo ad inizio stagione era quello della salvezza. Ma, per una squadra che si trova ad ambire all’Europa, ancora insufficiente per l’archivio della pratica.

Sabato alle 18 l’Atalanta ospiterà il Bologna, club senza alcun obiettivo avendo ormai la sicurezza della permanenza in Serie A. Un’occasione ghiotta per conquistare i 3 punti allungando sulla concorrenza del Milan.

Un percorso straordinario

Ad inizio stagione, tutti i riflettori della Lombardia calcistica erano puntati sull’Inter. I numerosi investimenti del gruppo Suning hanno fatto si che i nerazzurri potessero guadagnarsi un ruolo di attori protagonisti per la lotta al titolo.

Tuttavia, alla 33’ giornata, i risultati dimostrano che il vento spirava dalla parte degli altri nerazzurri della Lombardia. Un gruppo unito e compatto, merito del suo condottiero numero uno, Gian Piero Gasperini.

Il tecnico di Grugliasco, ufficializzato il 14 giugno 2016 come nuovo allenatore della Dea, inizia con quattro sconfitte nelle prime cinque. Da quel lontano 21 settembre, quando all’Atleti Azzurri d’Italia si impose il Palermo, arriva la svolta radicale. Nascerà uno straordinario percorso che porterà l’Atalanta a battere Napoli, Inter e Roma. Il record del club di sei vittorie consecutive testimoniano la nascita di un nuovo sole sul cielo di Bergamo. Alla fine del girone d’andata la squadra è sesta con ben 35 punti. Oggi le giornate sono 33’, e Gasperini ha condotto la ciurma nerazzurra ad un quinto posto che sa di Europa League.

L’Atalanta del presente e del futuro

Dal Papu Gomez, il capocannoniere della squadra con ben 14 reti e prestazioni di classe, a Rafael Toloi e Masiello. Ma i veri trascinatori dell’Atalanta sono dei giovani dalle belle speranze, che permetteranno di costruire le radici per il futuro o monetizzare.

Roberto Gagliardini (1994). È stato uno dei leader dell’undici di Gasperini e, dopo un girone d’andata impressionante, è passato all’Inter per 22 milioni di euro. Ora è una colonna dell’altro centrocampo nerazzurro e, dopo il debutto contro l’Olanda, lo sarà anche della nazionale maggiore.

Mattia Caldara (1994). Sei gol in campionato nonché difensore più prolifico dela Serie A. Ad inizio stagione era la riserva di Zukanovic, ora è titolare inamovibile anche in nazionale under 21. Questione di tempo perché arrivi la chiamata di Ventura. Nel frettempo la Juventus ha sbaragliato la concorrenza con un assegno da 15 milioni di euro.

Franck Yannick Kessiè (1996). Forse è lui la lampada magica dello scacchiere di Gasperini. Rientrato dal prestito annuale dal Cesena, oggi è il supereroe del centrocampo nerazzurro. Corsa, tecnica, potenza dirompente e un notevole feeling col gol fanno di lui un centrocampista completo. Juventus, Roma e Chelsea studiano il ragazzo, che intanto ha disputato la Coppa d’Africa con la sua Costa d’Avorio.

Andrea Petagna (1995). Il centravanti triestino forma insieme a Belotti la futura coppia della nazionale italiana. Sacrificio, lavoro sporco, corsa e tecnica hanno reso il giocatore protagonista della fantastica stagione atalantina. Il debutto in nazionale fa ben sperare per l’Italia che verrà. Nel frattempo il suo nome è finito sul taccuino della Lazio e dell’Inter. E pensare che il Milan l’abbia lasciato partire per solo un milione di euro.

Giampiero Gasperini ripartirà da loro per dare l’assalto all’Europa, in una stagione che potrebbe scrivere una delle pagine più belle del calcio italiano.

Sabato alle 18, il fischio d’inizio della missione della Dea.