Bari, è tempo di cambiare

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Siamo pronti per voltar pagina? Dopo 3 settimane piene di voci che si rincorrevano, si inizieranno a mettere i primi paletti su quello che sarà il nuovo Bari, quello del ritorno nel purgatorio dopo due anni di paradiso, nella stagione in cui ci si scorderà dei palcoscenici importanti dell’Olimpico di Roma o di San Siro di Milano e ci si preparerà a visitare stadi meno rinomati, come il “San Francesco di Assisi” di Benevento o il “Barbetti” di Gubbio.

Quest’oggi si apre la settimana delle scelte importanti. L’atteso CdA ridefinirà l’assetto societario del club di Strada Torrebella. Come riportato in questi giorni ci sarà l’uscita di scena della famiglia Matarrese e dell’ ing. De Bartolomeo (azionista di minoranza) e l’investitura di Claudio Garzelli ad amministratore unico della società. Toccherà, così, all’ex dg del Livorno rialzare in tutto e per tutto il movimento biancorosso dalle macerie sportive e soprattutto economiche, che tanto hanno danneggiato un’intera piazza letteralmente drogata di pallone dopo la promozione in A con Conte e il calcio champagne di Ventura. La missione sarà molto dura per Garzelli. Il primo compito sarà quello di risanare le grosse perdite nelle casse del club, facendo leva soltanto su quello che, di poco, si potrà raccimolare da e per un campionato nella serie cadetta. Toccherà a Garzelli, inoltre, il compito di trattare in prima persona la vendita della società, dopo i tentativi un pò fallimentari della cordata locale e anche di Alessandro Proto.

Sistemati i primi livelli della piramide, ci si sposterà ai piani medio-bassi. Entro martedì si scioglierà il nodo allenatore con Vincenzo Torrente in procinto di firmare per la compagine biancorossa. Il ds Angelozzi, anche con un’attesa un po’ lunga che potremmo definire astuta, si è accaparrato il tecnico artefice del miracolo Gubbio con due promozioni consecutive. La scelta di Torrente, tra le migliori se non la migliore in un mercato, come quello degli allenatori, che aveva poco da offrire, è il preludio di una inversione di tendenza: allestire una squadra giovane.

Subito dopo queste due scelte prenderà piede il calciomercato, che si preannuncia piuttosto incandescente sia in entrata, ma soprattutto in uscita con diverse comproprietà da discutere. Il tempo ci dirà di che pasta sarà fatto questo giovane Bari e fin dove potrà arrivare. Attualmente non ci possiamo sbilanciare su previsioni e pronostici, ma una cosa è certa. Si doveva cambiare dopo l’ultima stagione fallimentare e l’impressione è che, in Via Torrebella, ci stiano provando.

[Gaetano Nacci – Fonte: www.tuttobari.com]