Bologna, Cecconi: “La squadra è cresciuta tantissimo, si doveva tenere Di Vaio”

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Il Bologna non si ferma più. Battuto anche il Napoli, terza vittoria consecutiva, quattro successi negli ultimi sette incontri, tre pareggi e un nono posto. Ora la “macchina” di Pioli sta andando più forte di quanto si potesse immaginare o questo è il reale valore della squadra? Il Bologna è questo, una squadra che è cresciuta tantissimo insieme ad alcuni giocatori che sono migliorati. Una squadra solida, che corre e che esprime un buon calcio. Peccato che sia finito il campionato..

Qualsiasi giocatore manchi viene sostituito senza che nessuno se ne accorga. Esempio, Belfodil, Taider e Agliadi, come li giudichi in queste ultime apparizioni? Questa è la caratteristica delle squadre che funzionano. I giocatori chiamati a sostituire i titolari non fanno sentire la loro mancanza e chi entra a partita in corso da un contributo positivo. Insieme al Bologna questa caratteristica ce l’hanno avuta la Juventus e l’Udinese, altre due squadre dove si vede che le cose funzionano molto bene. Vuol dire che i giocatori si rispettano e nessuno ha atteggiamenti egoistici e il lavoro dell’allenatore viene ritenuto competente e giusto. Per quanto riguarda Agliardi, Taider e Belfodil non c’è dubbio che abbiano giocato molto bene.

Solo con Guidolin il Bologna aveva fatto 52 punti, con Pioli però manca ancora una partita a Parma e il tecnico emiliano è arrivato alla sesta giornata. Nono posto in cassaforte, il settimo a due lunghezze. Si può agguantare questo traguardo? I paragoni numerici con annate molto lontane hanno per me poco senso. Per quanto riguarda la partita con il Parma credo che sarà una sfida equilibrata fra due squadre che stanno molto bene ma che non hanno obbiettivi di classifica. Ci possono stare tutti i risultati.

Di Vaio, ultimo “beniamino” di Bologna, dopo Baggio e Signori, ha deciso di lasciare con un anno di anticipo per una esperienza in Canada. Come valuti questa scelta e vedi in Acquafresca un sostituto ideale o gli si affiancherà un’altra punta? Penso che Di Vaio in qualche momento, a fronte di alcuni giudizi critici, non si sia sentito considerato abbastanza e non sia stato difeso in maniera forte e senza “se” o “ma”. Da qui penso che nascano i motivi della sua partenza.  Io credo che un attaccante così forte il Bologna doveva fare l’impossibile per non perderlo. L’ultima partita ha dimostrato in quali splendide condizioni di forma è, ha scattato in continuazione per tutta la partita facendo “male” agli avversari, ha dato il là all’azione del primo gol, ha dato la palla a Rubin per il secondo e ha tirato in porta diverse volte mancando il gol per un soffio. Spero che questo errore non costi troppo la prossima stagione. Per quanto riguarda Acquafresca, va detto che ha caratteristiche diverse da Di Vaio e un paragone non si può fare. Forse per farlo rendere al meglio bisognerebbe modificare qualcosa nella disposizione offensiva della squadra.

Se il Bologna mantenesse questa intelaiatura senza cedere nessuno dei pezzi forti, cosa aggiungeresti per poter migliorare la squadra in vista del prossimo campionato? Se, a parte Di Vaio, rimangono tutti gli altri giocatori, il Bologna è messo bene per quanto riguarda difesa e centrocampo. Aggiungerei un’ala vera per avere una soluzione tattica in più mentre per l’attacco, visto che Di Vaio oltre alle sue qualità ha delle caratteristiche uniche e particolari, bisogna trovare dei giocatori di qualità e di caratteristiche tattiche ben precise per potersi inserire in questa squadra.

Il tuo pensiero su quanto accaduto nella scazzottata di Firenze su Delio Rossi. Ljajic ha indubbiamente avuto un atteggiamento poco rispettoso verso l’allenatore e per questo è sanzionabile ma quello che ha fatto Rossi non sta né in cielo né in terra.

[Mario Sacchi – Fonte: www.zerocinquantuno.it]