Bortolo Mutti, intervistato dal Corriere dello sport, parla del suo ritorno a Palermo e dei suoi legami col club rosanero: “È una sensazione particolare, improvvisa, molto forte a livello affettivo. Con Palermo ho sempre mantenuto contatti, e sono contento di gestire questa realtà. In tanti già li conoscevo. Rimpianto per non essere rimasto 10 anni fa? No, c’era un cambio di gestione, io andavo in A alla Reggina. Ma sono stato vicinissimo ai rosa nel dopo-Guidolin, ero legato ai Franza però (Presidente del Messina, ndr), e decisi di rifiutare. E anche quest’estate parlai con la dirigenza rosanero”.
Interpellato sulle ambizioni rosanero, Mutti chiarisce subito un concetto: “Intanto dobbiamo trovare solidità e fare i punti necessari, poi penseremo ad altro. Il mio obiettivo è quello di costruire, gradualmente, un gruppo all’altezza, un gruppo da Palermo. A Novara mi ha fatto piacere vedere che la squadra si sia battuta con orgoglio, e peccato aver dovuto sostituire Acquah e Cetto per infortunio. I ragazzi erano stremati. Budan? E’ stato molto utile alla squadra, e deve lavorare per trovare la forma migliore. Miccoli? Ho parlato con Fabrizio, ma io conto sull’appoggio di tutti, c’è stata grande professionalità”. Mutti, alla domanda sul mercato, interviene deciso: “Io penso a lavorare. Ci saranno ora dieci giorni intensi di lavoro. Sono felice di avere Vasquez a disposizione, anche se personalmente non lo conosco”.
[Alessandro Buttitta – Fonte: www.tuttopalermo.net]
