Castellacci: “I medici sociali hanno ragione, in C non si può giocare”

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Il calcio italiano non è solo Serie A

Le parole del presidente dei medici del calcio nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni di Radio Punto Nuovo.

ROMA – Enrico Castellacci, presidente dei medici del calcio, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio Punto Nuovo. Queste le sue parole circa la ripresa della Serie C: “Non è che i medici di Serie C siano contro la ripresa, sono semplicemente realisti perché in quella serie non si può giocare e anche il presidente Ghirelli se ne era reso conto. Ci sono problemi di vario tipo, a partire da quello logistico perché le società non hanno la possibilità di fare dei ritiri lunghi in strutture adibite. Poi c’è la difficoltà nel recuperare migliaia di tamponi e il fatto che i medici sociali siano par time avendo anche la loro attività affianco a quella svolta con il club.  La Serie B è nelle stesse condizioni della Serie C e penso che ci saranno delle dimissioni. Abbiamo già visto a Salerno due medici licenziati e questo è un brutto segnale. Si dà tutta la responsabilità sulle spalle dei medici sociali, che è una figura non istituzionalizzata, che non hanno contratti con i club o contratti non depositati in Lega. Qui si nasconde una verità enorme e dispiace che il presidente Gravina non si renda conto di questo”.