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Catania: buon punto, peccato sul finale…

Era stato chiaro Giampaolo, tecnico del Catania, prima del fischio d’inizio di Lazio-Catania: “Andremo a Roma per far punti”. Detto fatto. Il Catania esce indenne dall’Olimpico di Roma ottenendo un punto che fa soprattutto morale più che classifica. Il risultato finale s’inchioda sull’uno ad uno con i due goal arrivati allo scadere del primo tempo: Silvestre, alla sua seconda marcatura stagionale, porta in vantaggio il Catania su occasione di calcio d’angolo; Hernanes, a pochi secondi dalla fine, riequilibra il match.

La Lazio ci prova, spinge, gestisce la gara, ma di fronte ha un Catania che non vuol proprio perdere: i rossazzurri sono bravi ad addormentare la partita, a saper controllare le sfuriate dei biancocelesti ed a ripartire in contropiede. Rossazzurri attenti, soprattutto in fase difensiva, ma che commettono alcune ingenuità che vanificano una possibile vittoria. Giampaolo ripropone l’ormai oliato 4-1-4-1 che prevede Llama nelle vesti di interno di centrocampo insieme a Ledesma, Biagianti davanti alla difesa e Morimoto, alla prima da titolare in campionato, pronto a bucare la rete. La Lazio risponde con un 4-2-3-1 in cui Hernanes, Zarate, Mauri e Floccari hanno il compito di dar peso e qualità alla manovra offensiva.

I biancocelesti provano ad impensierire gli etnei ma Andujar è bravo ed attento in due circostanze. Il Catania fatica a ripartire ma è bravo a bloccare le fasce con Gomez e Mascara, pronti ad annullare le sfuriate di Zarate e Floccari. Troppo solo Morimoto, che si batte in avanti come un leone sebbene sia sempre in balia dei difensori biancocelesti. Il goal arriva come al solito su calcio piazzato ed a siglarlo è un difensore: Silvestre colpisce di testa bucando la porta di Muslera. Ma dopo il goal arriva l’ingenuità più grossa: a pochi secondi dal termine si perde palla a centrocampo e si permette ad Hernanes di agire indisturbato e di battere Andujar con un potente tiro. Un goal che ricorda quello subìto contro il Palermo, un goal che si doveva e si deve assolutamente evitare: un fallo tattico sarebbe stato più che giusto ed il Catania sarebbe andato negli spogliatoi forte del vantaggio iniziale.

Ma nel finale arriva l’occasione più ghiotta: la Lazio recrimina per un possibile rigore ma il Catania spreca un contropiede malgestito da Gomez. L’argentino avrebbe potuto servire un solissimo Antenucci oppure provare a tirare piuttosto che scaricare su Potenza. Tanto rammarico per non aver portato a casa una vittoria che forse era possibile: bisogna tuttavia lavorare sugli errori commessi e sfruttare maggiormente le ripartenze che lo scorso anno costituivano un vero e proprio punto di forza.

Già quest’anno i rossazzurri non hanno saputo sfruttare delle buone ripartenze, soprattutto in trasferta: contro il Genova, Milan, Sampdoria e Lazio il Catania ha avuto delle occasioni per far male ma non ha saputo affondare il colpo decisivo. Un qualcosa su cui Giampaolo deve lavorare, perchè gli uomini per far male ci sono.

Il Catania comunque ottiene un buon punto che permette ai rossazzurri di proiettarsi con più serenità al match serale contro la Juventus. Terzo pareggio esterno per Giampaolo che allunga la scia di risultati positivi: ora però bisogna battere la Juventus.

[Roberto Finocchiaro – Fonte: www.mondocatania.com]

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