Catania: Keko, lo “sconosciuto” che divide anche Madrid

Keko, primo acquisto del Catania. Prima domanda sorta spontanea a qualunque interessato: “E chi è?”. Spontanea e comprensibile vista la giovane età del ragazzo, un classe ’91, e di conseguenza il ridotto percorso nei campionati professionistici (affrontati da appena 3 stagioni, ndr) che impedisce ai numeri di esprimersi con dovizia, di presentare il giocatore per quel che ha dimostrato di valere e non per quel che avrebbe potuto, dovuto dimostrare. Perciò, proprio in attesa che siano i numeri, sul campo e nel ruolino etneo, a parlare per Keko, lasciamo che a rispondere all’amletica domanda “che film ha fatto?” siano i tifosi dell’Atletico Madrid.

Una popolazione statistica che non dovrebbe destar obiezioni di faziosità poiché, lontana ed ignara dell’ambiente etneo, non vive né di simpatie né di antipatie verso l’addì Lo Monaco, spesso pregiudizievoli nelle opinioni locali, e che se forse non avrà più acume di qualunque altro calciofilo amatoriale italiano, di certo a differenza della platea tricolore, ha avuto modo di seguire “en vivo” la parabola calcistica di questo giovane esterno offensivo, passato in pochi anni da promessa del calcio iberico (capitano e campione europeo con le giovanili spagnole) a talento inespresso.

Marca.com, portale web del seguitissimo quotidiano sportivo spagnolo; la notizia dell’approdo di “Keko” al Catania viene così commentata:

“Era un giocatore molto promettente, ma che non ha mai dimostrato il suo valore in nessuna delle squadre professionistiche dove ha giocato. Secondo me l’Atletico ha cercato di rinnovargli il contratto ma, visto che il giocatore pretendeva troppo e che comunque sarebbe stato ceduto, ha preferito lasciarlo libero di andare in Italia, visto che nessuna squadra, nemmeno della seconda divisione spagnola l’aveva richiesto. Ha tanta qualità ma non capisco perché non sia riuscito a metterla in campo finora”. Altra opinione degna di nota: “Al Cartagena ha iniziato da titolare, gli è stato concesso spazio ma non è riuscito ad esplodere, si intestardiva troppo nei dribbling ed aveva poca fortuna in area di rigore, così ha perso il posto. Credo che il suo sia un problema di convinzione nei propri mezzi”. Tifoso del Girona: “Anche al Girona gli hanno dato spazio ma non la giusta continuità, così è riuscito a mostrare davvero poco”. Ma i toni fanno presto a cambiare rapidamente: “Cari signori dell’Atletico, ci pentiremo di esserci lasciati scappare questo ragazzo perché presto sarà un titolare anche nella Roja”, “Detto da un Madridista, a me sembra un grande giocatore. Ho avuto il piacere di vederlo in campo e credo che gli sarebbe bastato ancora un anno per esser pronto per la prima squadra”, “Una grande ingenuità lasciarlo andare”, “Rimpiangeremo di non aver dato un’opportunità in prima squadra a questo ragazzo”, “Porta con sé l’etichetta di indisciplinato e nelle ultime sue esperienze non è riuscito a dimostrare granché ma continuo a pensare che non prolungargli il contratto sia stato un errore”, “Un grande errore della dirigenza, se si punta sui giovani non ci si può far scappar così un giocatore che ha militato e vinto nelle giovanili della Roja”, “E’ vero, non ha brillato nelle ultime stagioni ma è un giovane con grandi margini di miglioramento”.

Chiudiamo “Marca” così: “Che un club come il Catania (con tutto il rispetto), riesca a trovare l’accordo con Keko, ed invece l’Atletico non riesca a convincere un proprio giovane a restare non depone a favore dei nostri dirigenti”; “Ma se non è riuscito a trovar spazio in squadre di categorie inferiori, come avrebbe potuto esser utile all’Atletico Madrid?”

Passiamo quindi ad AS, altro quotidiano sportivo spagnolo conosciuto nel mondo. Qui i commenti alla notizia dell’accordo Keko-Catania superano le 50 unità, niente male trattandosi di un giovane di 21 anni:

“Un altro passo verso la distruzione dell’Atletico lasciarsi scappare un attaccante magnifico come Keko”, “Non è un centrocampista ma un attaccante esterno destro molto bravo. L’Atletico non gli ha dato mai un’opportunità, non ha dimostrato di credere in lui e quindi ha fatto bene ad andarsene. Adesso esploderà in barba a chi l’ha disprezzato”, “Dico grazie alla dirigenza per aver ceduto questo bravissimo attaccante.. disgraziati!”, “Bravo l’Atletico che ha regalato un buon giovane al Catania”, “Non ha sfondato in seconda divisione ma ha buona qualità”, “Non tutti i nostri giovani sono destinati al successo, Keko evidentemente non lo era”, “Se fosse stato così bravo non sarebbe andato a finire in Italia, là non andrà a giocare il bel calcio né a diventare qualcuno. Non conosco spagnoli che abbiano fatto bene in Italia”.

Il dibattito impazza anche nei siti dei tifosi, tanto da riempire pagine e pagine che sintetizziamo in poche battute: “Un altro giovane che diventerà un crack in un altro club” ed in risposta: “Sarà, ma finora delle tre stagioni in prestito ne ha trascorse tre in panchina”.

Detto ciò, concludiamo con l’unica opinione largamente condivisibile: “Buona fortuna Keko, spero che la tua nuova avventura vada bene”.

[Redazione Mondo CataniaFonte: www.mondocatania.com]

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