Cessione Roma, la rassegna stampa. Il progetto americano

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IL MESSAGGERO – Di Thomas Di Benedetto si fa fatica a trovare una foto, ma di lui si sa che oltre a essere un ricco finanziere, è anche un uomo di sport: è infatto uno dei proprietari della squadra di baseball dei Red Sox. La Roma parte da un «rosso» di 39 milioni, ma ci sono garanzie che il gruppo americano sia composto da persone serie che vogliono valorizzare il brand, molto più di quanto sia stato fatto fino ad oggi. Delle cinque offerte, sembra che due siano deboli sotto tutti i punti di vista, ma anche quelle di Angelucci e Claraz avrebbero presentato qualche lacune. L’offerta Usa invece sarebbe vantaggiosa anche se Unicredit avrebbe sollecitato qualche aggiustamento sul prezzo, che non può essere inferiore a circa 140 milioni. I legali avrebbero chiesto anche di avere dettagli precisi sulla composizione azionaria della newco e, se tutto si concretizzerà, gli Usa avranno un’esclusiva per 1-3 settimane.

Se la trattativa con gli americani dovesse andare a buon fine, la nuova proprietà darà subito indicazioni precise, dividento in due la gestione del club: area di controllo e sviluppo e quella tecnica. La prima, sarà gestita da due uomini di fiducia del gruppo americano, per gestire subito il marketing e del merchandising. La seconda, invece, che dovrà occuparsi della squadra da qui a fine stagione, sarà gestita da Giampaolo Montali, già contattato ieri da alcuni uomini di DiBenedetto. Già contattato Franco Baldini che prenderà una decisione solo quando l’operazione sarà ufficiale. Per la panchina si sogna Pep Guardiola, che ha il contratto in scadenza, ma da parte spagnola non hanno dubbi sul rinnovo con il Barcellona.

L’altra idea è Fabio Capello che, in caso di progetto serio e lussuoso, tornerebbe volentieri, con Franco Tancredi e Massimo Neri. I progetti per la nuova Roma, però, puntano ad un investimento sui giovani e sul gioco spettacolare, non completamente allineato con il modus operandi di Capello che, in casi, potrebbe anche fare il direttore tecnico. Tornando a Baldini, c’è stato un colloquio anche con Walter Sabatini, disponibile ad affiancarlo per la gestione dell’area tecnica. L’Amministratore Delegato diventerebbe Montali.

LA GAZZETTA DELLO SPORT – UniCredit lo ha scelto e Thomas DiBenedetto è pronto a sbarcare a Roma anche se, bisogna dirlo, un agguato può sempre essere dietro l’angolo. La deisignazione è avvenuta ieri a seguito di un incontro tra i vertici di Unicredit, Paolo Fiorentino, Piergiorgio Peluso e l’avvocato Roberto Cappelli, l’advisor Rothschild, Alessandro Daffinà, Rosella Sensi, Attilio Zimatore e Antonio Muto. La riunione doveva servire, si diceva, unicamente a verificare le offerte e, in un secondo momento, a chiedere eventuali nuove integrazioni alle proposte ritenute migliori, invece è arrivata la fumata bianca e quella americana è risultatata la più competitiva. Ora Mr. DiBenedetto e suoi advisor — la banca Piper Jaffray, la Pricewaterhousecoopers, l’avvocato Mauro Baldissoni dello studio Tonucci— dovranno produrre approfondimenti tecnici richiesti e successivamente scatterà la trattativa esclusiva di cessione, l’ultimo passaggio prima della vendita e dell’Opa.

Riepilogando l’offerta, il cui patto è stato siglato la settimana scorsa a New York, il prezzo di acquisto è fissato tra i 120-130 milioni di euro, ci sarà un’immediata ricapitalizzazione, UniCredit resterà come socio al 40%, per poi poterne vendere una parte ad un imprenditore romano, probabilmente il costruttore Luca Parnasi. I progetti per la Roma sono grandi, vogliono trasformarla in una media company, svilupparne marchio, merchandising, comunicazione e avere un management di primo livello, con investimenti per i prossimi 5 anni almeno. L’advisor Rothschild però non nasconde di preferire altre soluzioni, ma la fine di questa vicenda pare essersi avviata e proceda a grandi falcate.

IL CORRIERE DELLO SPORT, D’Ubaldo –  L’offerta degli ameri­cani si aggirerebbe sui 120 mi­lioni di euro, ai Sensi in questo caso andrebbe il 5 per cento di 20 milioni, circa un milione. Il gruppo ha intenzione di valorizza­re il brand, con lo sviluppo del merchandising e del marke­ting e il nuovo presidente della società giallorossa potrebbe es­sere proprio Thomas DiBene­detto. A convincere gli uomini di Unicredit è stata l’esistenza di un progetto per lo svilup­po sia della parte sportiva che di quella commerciale: valorizzazione del marchio, da esportare in tutto il mondo, in prospettiva lo stadio di proprietà, ma anche un progetto per il rilancio della squa­dra.

Il progetto a stelle e strisce nasce con il nome di Carlo Ancelotti per la panchina, ma anche tra i dirigenti c’è tanto fermento. E’ stato già contattato Franco Baldini, ma si parla anche di una conferma di Giampaolo Montali. Da definire le posizioni di Bruno Conti e Daniele Pradè, che hanno un con­tratto fino al 2013. Sul fronte giocatori c’è la priorità di confer­mare Philippe Mexes e l’arrivo di una nuova proprietà po­trebbe convincerlo a restare. Da definire sono anche i rinnovi di De Rossi, che da mesi e mesi è in standby e quello di Vucinic.

IL ROMANISTA – Si dice che la cordata a stelle e strisce punterebbe a limare gli stipendi dei giocatori, ma unicamente quegli stipendi che saranno ritenuti sproporzionati rispetto all’effettivo valore del calciatore. A Il Romanista è stato assicurato che nessun campione sarà ceduto.

[Greta Faccani – Fonte: www.vocegiallorossa.it]