Quattro soluzioni per concludere la Champions League 2019/2020

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Champions League 2019/2020

Sono quattro le ipotesi al vaglio della UEFA per concludere la Champions League 2019/2020, tutto dipenderà dall’inizio dei vari campionati.

ISTANBUL – Sono giorni caldi per delineare il prossimo futuro del calcio europeo. Le squadre dei più importanti campionati del vecchio continente, infatti, stanno riprendendo gli allenamenti collettivi ed entro un mese potrebbero ricominciare a giocare, seguendo il modello Bundesliga. Da lì in poi, infatti si capirà anche il futuro della Champions League 2019/2020, lasciata in sospeso con quattro ottavi di ritorno ancora da disputare.

La UEFA sta studiando diverse soluzioni distinte per completare la massima competizione europea per club: la prima è quella di chiudere regolarmente giocando le restanti 17 partite nel giro di 25 giorni. La volontà della UEFA (e delle televisioni) è quella di non stravolgere il format della Champions: l’obiettivo di Ceferin è quello di tornare in campo il 7/8 agosto con il ritorno degli ottavi ancora mancanti (tra cui Juventus-Lione e Barcellona-Napoli), e ultimo atto il 29 agosto a Istanbul. Nel mezzo quarti e semifinali da giocare ogni tre giorni.

L’alternativa prevede prevede i quarti (e forse le semifinali) in gara secca, riducendo così le partite da 17 a 13 (oppure 11) e mantenendo l’eliminazione diretta fino alla finale. La sede dei match, inoltre, potrebbe essere decisa per sorteggio o per necessità, se una o entrambe le squadre non potessero ospitare il match per disposizioni governative. Difficile che la UEFA possa ricorrere al Ranking per scegliere la squadra “di casa”. Infine, ma non per importanza, ci sarebbero altre due soluzioni più originali per concludere la Champions League 2019(2020: la prima prevede le Final Four con semifinali e finali da giocare a Istanbul mentre la seconda, al momento utopistica, prevede una Final Eight da disputarsi sempre a Istanbul con i match in programma ogni 72 ore.