Champion’s League: tedeschi con il poker servito

E un altro poker è stato servito! Così come il Bayern di Monaco, il Borussia Dortmund ha rifilato 4 gol ai malcapitati spagnoli del Real Madrid. Se come è molto probabile, i due risultati non verranno invertiti, il passaggio di consegna dalla Spagna alla Germania è cosa fatta. Prima o poi doveva accadere. Dalla penisola iberica negli ultimi anni hanno portato via tutto, mondiali, europei, palloni d’oro, d’argento e di bronzo, Champions League e chi più ne ha più ne metta. Oggi, sono arrivati i tedeschi a rompere le uova nel paniere e non in modo soft bensì in una maniera devastante. Ieri sera abbiamo assistito ad un’altra lezione di calcio; il Borussia Dortmund di Jurgen Klopp ha “asfaltato”, per dirla alla Serafini, la squadra dello Special one nel frattempo divenuto Special two o three, fate voi.

C’è da registrare però, una differenza sostanziale tra le due tedesche che in queste serate ci hanno tenuti incollati alla TV a stropicciraci gli occhi. Mentre il Bayern Monaco è basato sopratutto sulle capacità dei propri fuoriclasse magistralmente guidati dal loro tecnico, il Borussia Dortmund il fuoriclasse ce l’ha in panchina. Il Bayern ha una serie infinita di top player, pezzi da 90 ai quali dall’anno venturo, aggiungerà Gotze e molto probabilmente Lewandowski e Hummels proprio del Borussia Dortmund con enorme spargimento di denaro, dal canto loro, a Dortmund la squadra la costruiscono spendendo pochi soldi e costruendola specialmente nei campi di allenamento grazie al lavoro del suo allenatore.

Due filosofie completamente diverse ma entrambe vincenti. Ora, viene da chiedersi cosà farà il bayern di Guardiola, lui che è abituato a giocare senza centravanti, dove finora il centravanti era “lo spazio” si ritroverà in squadra ben quattro “panzer” di assoluto livello: Mandzukic, Gomez, Pizzarro e Lewandowdki, come metterà in campo la squadra? Chi sarà a far le valige? Vedremo, problemi loro, non certamente nostri che attualmente viviamo altri mondi, purtroppo.

Intanto ci sarà da continuare nella scalata all’Europa che conta cercando di centrarla senza brutte sorprese. Al riguardo la squadra sembra un pò in panne agli occhi di tifosi e addetti ai lavori. Sul punto è intervenuto ieri ai microfoni di Milan Channel, il capo di Milan Lab Daniele Tognaccini il quale, sullo stato di salute dei milanisti ha riferito: “Al momento ritengo che i nostri giocatori sono in un ottimo stato di forma, in particolare ho notato che i giovani del gruppo sono molto pimpanti. Allegri ha un grosso ventaglio di scelte a sua disposizione”. Meno male, perchè c’è bisogno di “gas” per questo finale di stagione.

Gas, che sotto forma di moneta sonante arriva da un altro sponsor istituzionale. Il Milan è un marchio o se preferite un “brand” che tira ancora tantissimo. Ieri è stata siglata l’ennesima sponsorizzazione importante, Suisse Gas entra a far parte della grande famiglia Milan come top sponsor con evidenti benefici per le casse rossonere. Speriamo che la battuta usata da Galliani per la presentazione di questa nuova partnership si adatti al momento che stiamo attraversando: “Dobbiamo dare gas alla squadra!”.

Sulle voci di calciomercato che si rincorrono, da verificare principalmente la posizione di Allegri. Secondo affermazioni ufficialmente riferibili all’Amministratore Delegato del Milan, il tecnico toscano resterà sicuramente al suo posto; secondo altre, ufficiose, vicine al presidente Berlusconi, Allegri sarebbe lontano anni luce dalla panchina rossonera anche in caso di terzo posto. Nel mezzo, forse, ci sta la verità: siamo sicuri che Allegri vorrà restare al Milan in mancanza di un prolungamento del contratto? Lo stesso è allettato da un triennale alla Roma e, probabilmente, ha poca voglia di restare al Milan con un solo anno di contratto e ben sapendo che dal 2014 si potrebbe puntare con decisione su Prandelli.

Il parco calciatori va rinforzato e reso più funzionale a scontrarsi con l’artiglieria predisposta dai tedeschi. I giovani non basteranno, urgono interventi di qualità. Al riguardo stiamo attenti a ciò che potrebbe accadere in Spagna. Real e Barca potrebbero smobilitare e rifarsi il look. Calciatori come Xavi anche se ha 33 anni, Iniesta, Fabregas, Thiago Alcantara, Modric, Xabi Alonso, è tutta gente che potrebbe, a sorpresa, ritrovarsi sul mercato. Le ultime voci narrano di un Milan interessato a Benatia dell’Udinese, niente di che a nostro parere rispetto a Mexes e Zapata, a fronte di una valutazione esagerata, 10 milioni. Restiamo dell’avviso che sarebbe meglio puntare su costi zero del calibro di Djakitè e Douglas che non hanno nulla da invidiare al predetto, ed infine, Gianluca Di Marzio, guru del mercato, riferisce di un interessamento per Rodrigo Moledo, 26 anni dell’Internacional di Porto Alegre, centrale difensivo di 188 centimetri, tutto da scoprire, e di Barrada, trequartista destro del Getafe, 23 anni, abile in un 4231 a giostrare dietro la punta. Ci sembra troppo poco per affrontare la nuova dittatura, ma attenzione a non esprimere giudizi trancianti. Probabilmente, l’anno scorso, chissà quanti tifosi bianconeri avrebbero storto il muso se Conte e Marotta avessero portato a casa Lewandoskwi dopo averlo visto all’opera agli europei con solo una decina di milioni di euro.

[Sandro Cerisano – Fonte: www.ilveromilanista.it]

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