Champions Milan-Barcellona 0-0: comanda il possesso palla

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Altro che gol a raffica. Milan-Barcellona, partita d’andata dei quarti di finale di Champions League, finisce 0-0. Tanto possesso palla, qualche sussulto da una parte e dall’altra, ma risultato a reti bianche.

Il primo sobbalzo è tutto milanista, al 2′, con Robinho. Il brasiliano viene servito dalla destra, si gira e calcia, ma la conclusione finisce alle stelle. La risposta del Barcellona è affidata ad un tiro di Messi mal respinto da Abbiati sui piedi di Dani Alves, ma Antonini è lesto ad anticipare e sventare il periglio.

Dopo i primi dieci minuti il Barcellona cresce, prende in mano le redini della gara e prova ad attaccare il Milan. Ma l’occasione più ghiotta, al 19′, ce l’hanno i rossoneri con Ibrahimovic, servito d’interno sinistro da Seedord. Lo svedese riceve e tira senza troppa convinzione addosso a Victor Valdes.

La formazione di Guardiola prosegue nel suo personalissimo possesso palla, scatenando i fischi del pubblico di San Siro. Ma la partita non accenna a sbloccarsi dallo 0-0, grazie anche ad un sontuoso Antonini, bravo a sventare tutti i pericoli che si presentano nell’area di rigore milanista.

La ripresa comincia con un destro di Iniesta dalla distanza, che mette i brividi a San Siro. Abbiati è sulla traiettoria, ma la conclusione finisce di poco fuori e accarezza il montante esterno alla destra del portiere rossonero. Il possesso palla blaugrana prosegue, il Milan prova a sfruttare le ripartenze quando possibile. Allegri decide quindi di dare una mossa al suo attacco. Al 51′ fuori Robinho, dentro El Shaarawy. San Siro prova a spronare gli uomini di Allegri. “Noi vogliamo undici leoni”, canta la Curva. Non cambia il copione, gli interpreti sì. A far girare palla ci prova il Milan, con risultati alterni. Tra luci ed ombre. Alla mossa di Allegri, Guardiola risponde con l’ingresso di Tello, giovane attaccante – classe ’91 – che s’è vestito di blaugrana per la prima volta all’età di dodici anni e ha già fatto il suo esordio in Champions League lo scorso 7 marzo, in occasione della vittoria schiacciante degli uomini di Guardiola per 7-1 sul Bayer Leverkusen. Ad abbandonare il campo, per favorire il suo ingresso è Iniesta.

Al 66′ invece, per il Milan, esce di scena Boateng, al cui posto entra Emanuelson. Dieci minuti dopo la sostituzione del centrocampista, Allegri perde Nesta ed è costretto a sostituirlo, tra gli applausi di un intero stadio. Tutto per lui. Tutto per Alessandro Nesta. Entra Mesbah. La girandola di cambi prosegue con il Barcellona che opta per l’ingresso di Pedro Rodriguez al posto di Sanchez.

La partita di regalare le attese emozioni non vuol proprio saperne. È un continuo possesso palla, da una parte e dall’altra. Niente azioni da brividi o grattacapi per uno o l’altro portiere, fino all’87’, quando Messi da destra in area decide di fare tutto da solo e provarci con un diagonale sul quale Abbiati interviene e respinge in tuffo coi guantoni. La respinta cade su – ancora lui – Antonini, che annienta il pericolo e spazza via. Tassotti prima dell’inizio del match aveva detto che si sarebbe accontentato anche di uno 0-0 per poi giocarsela al Camp Nou. Il suo auspicio è diventato realtà, perché al 93′ finisce a reti bianche. Adesso appuntamento al 3 aprile, lì sarà vietato sbagliare e lo stadio spagnolo sarà una bolgia, l’arma in più per i padroni di casa. Come San Siro.

[Alessio Alaimo – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]