Da Milano a Buenos Aires: il derby di Lamela. Inter, tutto su Ranocchia e il Genoa cerca l’erede: Britos. Palermo alla slovena con Andjelkovic e Kurtic

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Tutti pazzi per Lamela. Tutti pronti a strappare il sì del nuovo fenomeno argentino, un po’ Pastore e un po’ Zidane, un Di Maria più veloce e più potente, un talento vero, un predestinato. Il Barcellona lo voleva prendere da piccolino, le italiane lo seguono dai primi di Settembre: lo ha visto il Napoli, lo ha monitorato l’Udinese, si è mossa l’Inter, ha stregato la Lazio (soprattutto il ds Tare), il prezzo è già schizzato da 7 a 20 milioni. Una cifra che però non ha spaventato il Milan, così Ariedo Braida appena rientrato dal Brasile (mercoledì era a pranzo da Giannino con Foschi, Angelozzi e Perinetti) è subito ripartito per l’Argentina, un viaggio organizzato da Davide Lippi, l’anello di congiunzione con il River. Lippi jr ha trascorso tutto il mese di Novembre in Argentina, ha stretto contatti importanti, ha ottenuto il sì di Passarella (un incontro è avvenuto anche ieri) per vendere Lamela in Italia.

I primi contatti sono stati con le milanesi, la strategia è quella di prendere il 60/70% del cartellino per 12 milioni, impegnandosi a riscattarlo totalmente nel giro di qualche anno. In Sudamerica funziona così: ti cedono interamente i diritti federativi del calciatore, il cartellino insomma è tutto di tua proprietà, ma si mantengono (il club o la società di investitori privati) una percentuale dei diritti economici o della futura vendita. E’andata recentemente così per Pastore e Vargas (tanto per fare due esempi), potrebbe essere adesso il caso di Lamela che in un paio di mesi prenderà anche il passaporto comunitario, le sue origini sono proprio italiane.

L’avrebbe preso subito il Milan se non fosse ancora extracomunitario, ci sta pensando seriamente l’Inter (i contatti li tiene Amedeo Carboni), si profila un derby di mercato vero perché il giocatore si prende adesso e si porta in Italia a giugno, prima che il prezzo aumenti ancora e approfittando dei debiti del River, pari ad almeno 25 milioni di dollari, mica bruscolini. Passarella infatti deve assolutamente vendere lui e Funes Mori (vicino al Benfica) per cercare di dare un futuro solido alla sua società. E l’Italia, Milano in particolare, ringrazia. Per l’immediato, invece, l’Inter continua a pensare solo a Ranocchia: con il Genoa, l’affare sarà più ampio, riguarderà anche Moretti (in prestito), Santon e Destro (metà, tutti e due), forse Mariga. Preziosi resiste, non vuol mollare Ranocchia a Gennaio ma ha puntato una serie di difensori per non farsi trovare impreparato. Piace Belmonte del Bari, intriga Silvestre del Catania ma la pista giusta porta a Britos, il gigante del Bologna trattato anche dal Napoli.

Bigon è indeciso tra l’uruguaiano e Ogbonna, continua a parlare con l’Estudiantes per Fernandez (operazione per l’estate prossima) e nega ogni interesse per Almiron, ritenuto peraltro incedibile da Angelozzi. Sarà protagonista il Bari, preparatevi: Okaka (e forse Moura del Goias) per l’attacco, Rodolpho dell’Atletico Paranaense in difesa, le idee sono tante, Ventura potrà finalmente sorridere. Aspetto anche la Fiorentina: so che è rimasta stregata da Canini, domenica scorsa, è un’ipotesi più per Giugno che Gennaio ma dipende anche dal futuro di Felipe, richiesto dallo Zenit e del Napoli (possibile scambio con Santacroce). Il Palermo poi parlerà ancora più sloveno: presi Andjelkovic (difensore del Maribor) e Kurtic (centrocampista, classe 89, del Nova Gorica), i precedenti colpi –Ilicic e Bacinovic- hanno spianato una corsia preferenziale per quel mercato. Alla Roma invece piace Dzagoev, talento russo del Cska, come a Mancini piace Vucinic che ha molto mercato in Inghilterra (è seguito anche da Liverpool e Tottenham). Tutti pazzi (o meglio, crazy) anche per lui.

[Gianluca Di Marzio – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]