Eurogoal e disattenzioni: Samp e Padova si neutralizzano in un 2-2

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Che la serie B fosse dura si sapeva già, ancora di più se bisogna subito affrontare il Padova, sulla carta una delle compagini maggiormente attrezzate e meglio costruite per la categoria, con un mix di gente esperta e giovani promettenti. Rispetto alle precedenti gare ufficiali qualcosa di più in casa Sampdoria si è visto: dopo 45’ caratterizzati da sprazzi di gioco in una manovra piuttosto prevedibile, nella ripresa si è vista una squadra più propositiva e convinta dei propri mezzi, peccato essere stati rimontati in ben due occasioni, a causa di un autentico eurogoal e di una disattenzione su corner.

Atzori parte con un 3-4-1-2, con Obiang al fianco di Palombo in cabina di regia, Padalino e Castellini a presidiare le corsie esterne, Koman che funge spesso e volentieri da rifinitore alle spalle di Pozzi e Bertani, spesso chiamato a giocare troppo lontano dalla porta. Debutto assoluto per l’argentino Romero. Sull’altro fronte Dal Canto, costretto a fare a meno dello squalificato Italiano, si affida al fosforo di Milanetto nel cuore del centrocampo, assistito da Marcolini e Bovo, tridente offensivo con Ruopolo punto di riferimento centrale, Cutolo e Lazarevic a pungere sugli esterni.

L’avvio blucerchiato è assai convincente: dopo appena due giri d’orologio, una punizione dal limite battuta da Palombo porta ad un corner, nello svolgimento del quale Pozzi, bravo a tagliare sul primo palo, di testa colpisce la parte alta della traversa. La partita è molto equilibrata, si combatte a centrocampo, le squadre cercano spesso e volentieri il gioco sugli esterni, ma non sempre le intenzioni si tramutano in realtà, le occasioni scarseggiano, appare una gara a scacchi. Al 18’ primo intervento di Romero, tempestivo a chiudere di piede in uscita su Cutolo, servito in profondità da una spizzicata di Ruopolo.

Da entrambe le parti si fatica sia a sfondare centralmente, sia ad allargare il gioco, allora si cerca gloria da fuori, ma le conclusioni operate da Obiang e Cutolo non inquadrano lo specchio della porta. Alla mezz’ora sprechiamo un’ottima occasione da rete: Koman, fino a quel momento piuttosto avulso da gioco e alla ricerca della giusta posizione in campo, taglia il gioco servendo Pozzi sul filo dell’offside, ma la conclusione in spaccata dell’attaccante, anche per il precedente tocco di un difensore veneto, è imprecisa, la sfera termina sul fondo. Non si fa attendere la risposta ospite che arriva appena 1’ più tardi: Cutolo ubriaca di finte Castellini sull’out destro, prova il gran goal con un tiro a giro sul secondo palo, la sfera non inquadra lo specchio della porta.

A centrocampo perdiamo numerosi palloni, spesso banalmente, bisogna fare i conti con le palesi difficoltà a costruire gioco, il Padova conquista pian piano campo, alza il proprio baricentro e comincia ad insidiare maggiormente la porta difesa da Romero, prima con un bel taglio di Lazarevic, poi con un colpo di testa a lato di Ruopolo su lancio di Renzetti. Si aspetta soltanto l’intervallo e invece prima del break la Sampdoria capitalizza al massimo con Bertani una dormita della difesa bianco scudata; l’ex bomber del Novara aggredisce centralmente lo spazio buttandosi su una palla vagante e insacca con freddezza.

Le squadre tornano in campo con i medesimi effettivi e la ripresa dedica la luce del palcoscenico a giocatori di categoria superiore come Milanetto e Palombo. Il primo trova il goal dell’1-1 con una splendida conclusione di prima intenzione dal limite su corner battuto dalla sinistra, poi ci pensa Palombo al 51’ a riportare il Doria in vantaggio con una perfetta punizione dal limite calciata a giro, la sfera s’insacca nel set, nulla da fare per Pelizzoli. A questo punto il trend del match è nostro favore, ma commettiamo il grave errore di non chiudere la gara, sprecando occasioni favorevolissime. Al 55’ Koman si divora un goal calciando debolmente addosso a Pelizzoli al termine di un contropiede innescato da Bertani, poi al 60’ Padalino imbecca a centro area lo smarcato Pozzi, imperioso colpo di testa, ancora traversa. Goal sbagliato, goal subito. Il Padova ritorna in parità con un colpo di testa di Schiavi su corner battuto al 66’ da Marcolini, tutto da rifare.

Atzori si affida alle forze fresche della panchina: dentro Semioli e Maccarone per Koman e Bertani (un cambio fischiatissimo dal pubblico, per il grande momento vissuto dall’autore del vantaggio e protagonista poco prima del cambio di un’inarrestabile azione personale conclusa con un tiro deviato in corner da Schiavi), ma si fatica a tornare nuovamente pericolosi, anzi è Padalino a salvare un goal già fatto, chiudendo con mestiere sul lanciatissimo Renzetti, servito in profondità da Ruopolo al termine di una triangolazione.

Gli uomini di Dal Canto affidano le ultime cartucce alle conclusioni di Cutolo, ma Romero fa buona guardia, mentre la Samp prova il tutto per tutto con Semioli, tiro centrale facile preda per Pelizzoli, e Castellini, autore di un pregevole tentativo di prima intenzione che porta però soltanto ad un esterno della rete. L’ultimo sussulto in pieno recupero con un colpo di testa di Maccarone su cross di Castellini, il n°1 ospite guarda la sfera rotolare a fondo campo. Non succede più nulla, a parte l’espulsione per doppia ammonizione di un nervoso Pozzi.

Un punto nel big match d’esordio può anche starci, si aspettano con ansia il ritorno di Piovaccari, il debutto di Bentivoglio, il recupero di Poli, mentre per Gastaldello bisogna attendere ancora un po’, sperando, perché no, in qualche altra sorpresa sul fronte mercato. La squadra ha un grosso potenziale per la cadetteria, ma i problemi tattici e tecnici in qualche zona del campo restano, sono fisiologici, si può oscurarli, ma non cancellarli, semmai porvi rimedio e il tempo c’è ancora, ma non bisogna perderne troppo.

SAMPDORIA – PADOVA 2-2

MARCATORI: 42′ Bertani (S), 46′ Milanetto (P), 51′ Palombo (S), 66′ Schiavi (P)

Sampdoria (3-4-1-2): Romero; Volta, Costa, Accardi; Padalino, Palombo, Obiang, Castellini; Koman (71′ Semioli); Bertani (75′ Maccarone), Pozzi. All. Atzori.

Padova (4-3-3): Pelizzoli; Donati, Legati, Schiavi, Renzetti; Bovo (65′ Cuffa), Milanetto, Marcolini; Cutolo, Ruopolo, Lazarevic (85′ Dremè). All. Dal Canto.

[Diego Anelli – Fonte: www.sampdorianews.net]