Fiorentina-Atalanta 2-0: Ilicic-Wolsky, viola concreti

PREMESSA PRE PARTITA –  Questa mattina, il sommo dell’Eco, scriveva: “La Fiorentina è l’unica rivale del Napoli nella corsa all’ultimo posto per la Chempions, ma come il Napoli è in semifinale di Coppa Italia e riceve i nerazzurri tra le due sfide con l’Udinese che valgono la finale. Martedi scorso i viola hanno perso a Udine 2-1, martedi prossimo ritorno in casa” E fin qui, è pura cronaca, ma il nostro guru della penna nerazzurra, continua.

Questo per dire che la sfida di oggi con i nerazzurri non è esattamente al centro dei pensieri del popolo viola. La quinta è lontana e il Napoli non è facilmente raggiungibile” P. Ser.

Come? Ma come si permette di dire cosa pensa una tifoseria, una squadra, una piazza e un allenatore come Montella, sulla partita contro l’Atalanta? La tifoseria Viola come la squadra, ha come obiettivo della stagione di entrare in Champions e non si accontenta di certo di un Europa League, come invece ha sempre fatto l’Atalanta, con l’obiettivo salvezza. E la risposta, è arrivata puntualmente dal campo

Non solo, i tifosi di tutte le squadre (Fiorentina compresa), vorrebbero vincere anche le partitelle del giovedi, figuriamoci una partita contro i rivali storici dell’Atalanta. É come se da Firenze dicessero: ”Ai tifosi dell’Atalanta, non gli frega nulla di entrare in Europa League”. Come minimo, il giornalista in questione, si beccherebbe una sequenza mixata di insulti.

PRIMO TEMPO – Ma veniamo al campo che, a differenza delle parole, è l’unica cosa che davvero conta e zittisce tutti i commenti e analisi pre partita (qualcuno, dopo una lunga riflessione -in base a cosa?- era convinto di vincere a Milano contro il Milan). La Fiorentina, per 30’ ha letteralmente messo alle corde la squadra nerazzurra, e solo un provvidenziale intervento sulla linea di Raimondi sull’accorrente Vargas e un paio di ottime parate di Consigli (su Anderson decisiva), hanno evitato un passivo maggiore, rispetto all’1-0 realizzato al 15’ su magistrale punizione di Ilicic che superara a giro la barriera e infila il pallone sotto il sette della porta difesa da Consigli.

REAZIONE – La reazione nerazzurra, arriva alla mezz’ora con una bella conclusione da fuori area di Bonaventura deviata in angolo da Neto e un’altra conclusione dello stesso Bonaventura, fortemente ispirato, in cui Neto si salva in un doppio miracolo con mani e piedi.

SOLITA MOLE DI GIOCO SENZA CONCRETEZZA – Nel secondo tempo, ci si attendeva una Fiorentina stanca dopo l’impegno di coppa, e così è stato, ma i Viola sono bravi a gestire il vantaggio, e colpire in contropiede nel finale con Wolsky per il 2-0, dopo che i nerazzurri erano rimasti in 10 per espulsione di Cigarini (il lupo perde il pelo ma non il vizio!), mentre i nerazzurri, si limitano alla solita mole di gioco a centrocampo, ma davanti, non ci sono i terminali offensivi che a volte appaiono di tanto in tanto come domenica scorsa contro il Napoli.

DENIS COME UN NUMERO DEL SUPERENALOTTO – Ovviamente mi riferisco a Denis che, dopo una bella partita, fa la comparsa per altre 5. Denis resta un buon giocatore per l’Atalanta, encomiabile per il suo impegno e voglia di fare, ma non è mai stato e non sarà mai giocatore da grande squadra, in cui la continuità, è la prerogativa richiesta per un attaccante. Denis, ha la stessa continuità di un numero del Superenalotto, esce una tantum a sorpresa e magari si ripete pure nello stesso giorno, ma poi sparisce fino a data da destinarsi.

VINCE CHI FA GOL – É vero che gli attaccanti fanno vendere i biglietti e le difese vincere i campionati, ma oggi, la Fiorentina ai punti, non ha fatto molto di più dei nerazzurri, ma ha fatto 2 gol a differenza dei dei bergamaschi e si è presa i 3 punti. L’Atalanta, deve decidersi di prendere una punta da poter sostituire Denis in corso della partita, ma è pur vero che, ha le mani legate proprio dal ricatto psicologico dell’argentino: io resto se mi sento importante e per dimostrarmelo, non dovete prendere altri attaccanti che possano disturbarmi, sennò me ne vado. Quello che può sembrare un pensiero d’interpretazione personale, non si discosta molto dalla realtà!

BONAVENTURA-CONSIGLI – I due pilastri dell’Atalanta, per i tifosi possono essere Denis e Cigarini, ma io indico in Bonaventura e Consigli i due talenti sopra la media che a fine anno, sicuramente, lasceranno Bergamo per approdare in squadre di medio alto livello. Il portiere bergamasco che ancora qualcuno ha il coraggio di criticare, sforna parate da gran portiere, mentre Bonaventura, sta giocando con la sicurezza del giocatore maturo e soprattutto è continuo da parecchie settimane, cosa che non lo sono Cigarini, Denis, Moralez e company. É questo che distingue un discreto giocatore da uno ottimo.

[Luca Ronchi – Fonte: www.bergamonerazzurra.com]

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