Fiorentina-Lazio 2-0: i viola fermano il volo dei biancocelesti buoni solo nella ripresa

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Vince la Fiorentina, aiutata anche -anzi soprattutto- dalla nefasta giorna di Bergonzi che grazia Tomovic dall’espulsione nel primo tempo, nega un rigore a Lulic e cancella un gol regolare di Mauri, ma vede benissimo i falli di Hernanes e Ledesma, loro sì, espulsi. La Lazio può recriminare, ma deve prendersela con sé stessa per un primo tempo passivo, nel quale la Fiorentina ha imperversato e segnato nel finale con Ljajic. Nella ripresa, il canovaccio cambia e la Lazio è tambureggiante nella sua manovra: Klose spreca, Mauri segna ma Bergonzi invalida e dai dettagli si percepisce che la giornata non è positiva per la Lazio. Miro sbaglia quello che, di solito, trasforma in oro e ai viola va tutto per il verso giusto, come la giocata di Toni nel finale. Lotito temeva per le ripetute lamentele di Pradè, temeva a ragione visto l’andamento della gara. Vince la Fiorentina, perde la Lazio che frena bruscamente e contro il Torino dovrà fare a meno di Hernanes e Ledesma. 

PRIMO TEMPO – L’occasione per spiccare il volo, per mandare un messaggio al campionato. Petkovic lo ha detto, la Lazio cresce e gli piace, ma non si accontenta, vuole di più. Lo ha dichiarato in conferenza stampa alla vigilia, lo ha ribadito ai suoi. La Fiorentina è avversario ostico e allora il tecnico bosniaco opta per la Lazio migliore. Mauri recupera e allora Lulic torna a muoversi da terzino, Klose è il centravanti ispirato da Hernanes. Montella deve fare a meno di Pizarro e Roncaglia, al loro posto spazio a Savic e Olivera. Borja Valero e Fernandez sono i due intermedi di centrocampo, Ljiaic il partner di Jovetic in avanti. Per i viola è partita importante per non perdere contatto con il vertice. Propositiva e spesso letale, questa è stata la Lazio nei primi 45′ e allora i biancocelesti provano a recitare da subito il copione amico con un tiro di Candreva prima e un cross tagliato sempre dell’ex Cesena sul quale, però, Klose non arriva. Prendere campo e dominare non è impresa facile perché la Viola gioca bene, pressa alto e cerca spesso le corsie esterne dove Cuadrado e Pasqual sono frecce pericolose che Lulic e Konko fanno fatica a contenere.

La Lazio tiene, ma la Fiorentina cresce e al 20′ sfiora il vantaggio con un piazzato di Pasqual che chiama Bizzarri alla grande parata. I biancocelesti reggono, ma al 25′ Konko falcia Pasquale e Bergonzi fischia il calcio di rigore. Dal dischetto, però, Fernandez impatta il palo e sul tap-in c’è l’intervento dell’arbitro che annulla la rete di Pasqual intervenuto per ribadire in rete. Subito dopo, ci prova Mauri ma il suo tiro è debole e preda semplice per Viviano. Episodio dubbio: Tomovic blocca Hernanes, il difensore meriterebbe il secondo giallo ma Bergonzi sorvola. I padroni di casa hanno una marcia in più, la Lazio fa collezione di gialli (Ledesma, Lulic, Dias e Konko) e fatica a contenere l’onda viola soprattutto in mezzo dove il trio Olivera-Fernandez-Borja Valero ha spesso la meglio sui dirimpettai. La Lazio annaspa, non riparte: Klose è isolato, Hernanes e Mauri poco ispirati e al 44′ arriva il vantaggio viola con Ljajic che trova il jolly dai 20 metri, sulla traiettoria del tiro, però, c’è Jovetic che si toglie ed è in posizione di offside. Male nell’occasione, oltre all’assistente, anche la difesa laziale che lascia tempo e spazio al serbo per concludere a rete. 

SECONDO TEMPO – La ripresa parte con gli stessi effettivi del primo tempo. Lulic sbaglia e attiva il contropiede viola, dall’altra parte fa lo stesso Fernandez che aziona la premiata ditta Klose-Candreva, ma il colpo di testa del centrocampista è debole. La Lazio, però, è cambiata e su un cross di Lulic ci potrebbe stare il rigore per tocco di mano di Cuadrado. L’occasione d’oro capita a Klose che dopo un duetto con Hernanes si trova solo davanti a Viviano, ma il suo tiro finisce a lato. La Lazio cresce e trova anche il gol con Mauri di testa. L’assistente invalida, ma il giocatore biancoceleste è in gioco di almeno un metro. Può recriminare Petkovic, perché alla Lazio manca un rigore e un gol, oltre all’espulsione di Tomovic. E chissà che le lamentele di Pradè non abbiano fruttato. Montella corre ai ripari e inserisce Migliaccio per Fernandez e Toni per Ljajic.

Ledesma amministra il centrocampo, ma i biancocelesti appaiono spuntati e allora la Fiorentina ci prova in un paio di occasioni con Toni. Piove sul Franchi e anche sulla Lazio che resta in dieci. Ledesma interviene su Cuadrado e Bergonzi opta per la seconda ammonizione dopo aver “riflettuto” a lungo, investito dalle proteste di tifosi e giocatori viola. Il rosso al regista, spinge Petkovic a operare due cambi: escono Mauri e Gonzalez ed entrano Rocchi e Brocchi. La Firoentina, allora, spinge alla ricerca del raddoppio, ma Biava è provvidenziale su Toni. La partita sfugge di mano a Bergonzi che espelle anche Hernanes per un fallo su Cuadrado e il conto si fa pesante anche in vista del Torino. La squadra gigliata gioca ormai sul velluto, entra anche Aquilani per Cuadrado. Petkovic si gioca la carta Kozak al posto di un Candreva poco ispirato. Ci prova ancora Toni ma Biava salva sulla linea. La Lazio non ne ha più, è sfiduciata e Toni, al 90′, riesce a segnare il secondo gol viola, quello che è una sentenza definitiva per la Lazio.

[Marco Valerio Bava – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]