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Fiorentina: lieve flessione passata, importante il pieno recupero di alcune pedine

La Fiorentina è arrivata alla sosta natalizia in un ottimo stato di forma fisica e mentale. Le due vittorie consecutive ottenute contro Siena e Palermo rispettivamente per 4 a 1 e 0 a 3 certificano come il momento di lieve appannamento, culminato nella brutta sconfitta contro la Roma, sia morto e sepolto. Se di benessere si può parlare a livello generale per la squadra di Montella, scendendo nel particolare si trovano singole situazioni che non sono definite in termini altrettanto rosei e dell’interruzione necessitavano per ricaricare le batterie.

Il primo a cui pensare è Emiliano Viviano. Molto spesso finito sul banco degli imputati, il fiesolano è stato uno dei maggiori responsabili della sconfitta romana. A questo si è aggiunta la sfortuna (che tale non è per i tifosi) che il suo peggior momento di forma sia coinciso con quello migliore del Neto fiorentino, che ormai è diventato titolare con merito. Così lo stop del campionato cade con precisione svizzera per staccare la spina qualche giorno per poi tornare al campo di allenamento e ritrovare la classe da secondo miglior portiere italiano, dopo Buffon, ruolo che ha le capacità di poter ricoprire anche in Nazionale.

Dalla porta al centrocampo col cileno Mati Fernandez, per il momento calciatore dai contorni piuttosto sfumati. I colpi del fuoriclasse ce li ha, ma è la continuità di prestazione che manca al fantasista ex Sporting Lisbona, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Se il trio Borja-Pizarro-Aquilani è in forma, lui parte dalla panchina. All’ombra dell’albero di Natale cerca così di trovare quello che gli è mancato nei primi mesi, magari guardandosi qualche registrazione del calcio italiano per studiarlo e comprenderlo a fondo.

A questi due si aggiungono i vari Della Rocca, Llama e Olivera. Il primo un oggetto misterioso, anche a causa di un infortunio che lo ha condizionato in questi primi mesi, che si è visto solo per 15 mninuti nella sfida di Coppa Italia con la Juve Stabia. Il secondo ha avuto qualche chance in più, ma finora non ha convinto nel ruolo di vice Pasqual. Olivera è stato nuovamente protagonista di un episodio sgradevole con la Roma con quella tacchettata a Pjanic che gli è costata 3 giornate di squalifica più una per il giallo preso da diffidato. Se per i primi due Natale vuol dire crescita di furore agonistico per sgomitare per un posto in squadra, l’uruguaiano deve fare l’esatto opposto per evitare nuovi spiacevoli inconvenienti, sempre che il mercato non lo porti da qualche altra parte.

Tutto intorno a queste lievi difficoltà una squadra rivelazione che fa scatenare i tifosi. Fossero sempre stati questi i problemi natalizi…

[Lorenzo Benedetti – Fonte: www.violanews.com]

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