Fiorentina-Milan 2-1: i viola ribaltano il risultato nel finale

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logo-fiorentinaFIRENZE – Lunedì di calcio giocato e, al Milan, tocca la trasferta, storicamente complicata, e oggi, ancor di più, di Firenze contro una Fiorentina reduce da una sconfitta pesante in campionato contro la Lazio e da un’insoddisfacente pareggio nel derby italiano di Europa League contro la Roma. Montella fa turnover e lascia fuori Salah, dando spazio e campo all’ex Gilardino, con Ilicic e Valero a supportarlo, lo scopo è quello di ripartire verso l’obiettivo Europa, che sia Champions o Europa League poco importa. Inzaghi, dopo l’ennesima delusione patita con il pareggio interno contro l’Hellas, cambia ancora l’11 titolare affidandosi nuovamente ad Essien e Van Ginkel a centrocampo, ritrova Abate sulla fascia destra, mentre in avanti si affida al solito Menez, con Honda esterno di destra e Destro terminale ultimo.

Primo tempo – Piove a dirotto al Franchi, tanti gli spazi vuoti sulle tribune. Le fasi di studio sono brevi e si entra subito nel vivo con le squadre ben disposte ad offendere, al 6′ ci prova con un tiro a giro dal limite Ilicic, la sfera si perde a lato, non distante dal palo opposto a quello di tiro. I viola sono svagati e poco disposti a rientrare e difendere, ne approfitta un Milan manovriero e veloce che costruisce tre opportunità da gol tra il 10′ ed il 15′, prima è Honda, liberato da un assist di Antonelli, a calciare addosso a Neto in uscita, poi è Destro a buttarsi nello spazio per ricevere un prezioso assist di Honda, la girata è però da dimenticare, infine è Menez a lanciarsi da solo verso la porta, ma, sul più bello, si fa contrarre il tiro dal recupero disperato di Rosi. I ritmi calano un po’  e le squadre si sistemano meglio in campo, gli errori in fase di costruzione dei viola sono ricorrenti, il Milan, in ripartenza, è sempre potenzialmente pericoloso, ma la scelta finale è sempre quella errata. Clamorosa, al 29′, la traversa colpita da Basanta su punizione calciata dal fondo da Ilicic, Lopez nulla può se non sperare, e gli va bene! Il finale di tempo è invece più confuso, i toscani salgono di intensità e ritmo, i rossoneri vanno in difficoltà dietro mentre davanti sono meno fluidi e propositivi, al 41′ Abate salva su un colpo di testa a colpo sicuro di Gilardino, poco dopo Lopez blocca a terra su una bella conclusione di Valero, al 43′ salva su Ilicic con una scivolata alla disperata Paletta.

Secondo tempo – In avvio tra i viola spazio a Badelj e Joaquin per Richards e Aquilani. I rossoneri perdono campo e compattezza, sale di tono e di efficacia la viola, Mexes sbaglia e lancia Ilicic in area, salva tutto Paletta, ci prova ancora lo stesso Ilicic dal limite, la palla sfila larga, fatica ora il Milan a difendere, la botta dal limite di Badelj è di quelle pericolose, Lopez si allunga e devia in angolo, poco dopo un tiro dal limite di Joaquin, leggermente deviato, quasi sorprende in contro tempo Lopez che si salva d’istinto. Una palla persa da Kurtic sulla mediana permette ai rossoneri di uscire e ripartire, la sfera arriva al limite a Bonaventura che calcia malamente, sulla traiettoria, da vero rapinatore d’area, si avventa Destro che ci mette il piede e batte Neto, portando avanti i suoi al 56′, a sorpresa, per l’andamento della ripresa. La Fiorentina si disunisce e attacca con poco raziocinio permettendo ai rossoneri di difendere senza affanno e ripartire velocemente. A 10′ dal termine Montella si gioca l’ultima carta, fuori  Rosi dentro Babacar, risponde contemporaneamente Inzaghi con Cerci per Honda. All’83′,  sugli sviluppi di un angolo, Joaquin la mette tagliata dal fondo per Gonzalo Rodriguez che va a staccare su Abate insaccando e ristabilendo così la parità. All’86′ non ce la più l’arbitro Russo che viene sostituito da Valeri. All’88′, ennesima disattenzione all’esterno, e dalla fascia sinistra, sul preciso cross di Pasqual, leggermente deviato, va ad impattare di testa Joaquin che completa la rimonta. Inzaghi butta dentro Pazzini per Essien, Destro ha subito la palla per il pareggio ma la sua conclusione in spaccata è debole e facile preda di Neto.

Siamo alle solite, per l’ennesima volta, in questa stagione, il Milan, trovatosi in vantaggio nel suo peggior momento, alla fine si fa rimontare e superare, denotando i soliti difetti strutturali, e, soprattutto, le pecche mentali, manca la personalità che si estrinseca nella capacità di gestire al meglio le varie fasi della partita, la sola filosofia appresa da questa squadra è quella di mantenere il vantaggio senza mai cercare il raddoppio, abbassandosi troppo e concedendo campo ed iniziativa all’avversario che, quando, come stasera, è superiore tecnicamente, finisce per prevalere. Cosa si può dire ancora? Sinceramente poco, abbiamo ormai finito tutti gli argomenti, le scuse, le giustificazioni, il Milan è, quest’anno, una formazione di secondo piano, sicuramente non una grande, molto prossima, per idee e concetti di gioco, ad una provinciale. Come andare avanti, su quali tasti battere per restituire orgoglio e coraggio ad un team sfiduciato è compito da far tremare i polsi a chiunque, figuriamoci ad un Mister inesperto e sotto pressione come Inzaghi, che, di certo, non è neppure molto fortunato…

[Giuseppe Floriano Bonanno – Fonte: www.ilveromilanista.it]