La triplice assenza di Pizarro nella formazione titolare delle ultime partite sta catturando l’attenzione di media e tifosi, del resto il cileno è uno di quei giocatori che gli equilibri li sposta eccome. Montella stravede per lui tanto che spesso, per lo più lo scorso anno, lo ha schierato titolare anche quando la condizione fisica non era ottimale e senza aver svolto l’allenamento di rifinitura. Attestati di stima ripagati sul campo con geometrie precise e prestazioni di qualità: il cervello della truppa viola era proprio il Pek. Qualcosa sembra essersi rotto, o comunque momentaneamente cambiato ed ecco che, il ruolo intoccabile è stato coperto in più occasioni da Alberto Aquilani. Il Principino a sua volta non ha iniziato il Campionato in maniera eccelsa ma strada facendo ha iniziato a carburare dal punto di visto fisico e del rendimento e se la sta cavando egregiamente nel nuovo ruolo. Nulla di definitivo certo, ma conferme della capacità di Montella di fare necessità virtù.
Le prestazioni opache erano costate ad Aquilani il posto in Nazionale che nell’ultima occasione si è visto scalzare da Marco Parolo. Alberto, anche alla luce dei fastidi fisici patiti in carriera, sa quanto può chiedere al suo fisico e un cambio ruolo, seppure part-time, potrebbe giovargli. In primis proprio per l’aspetto della tenuta perchè i suoi sforzi sarebbero sì maggiormente concentrati ma il suo raggio di azione diminuirebbe. E non è finita qui: il prossimo 7 Luglio l’ex romanista spegnerà 30 candeline. Il prossimo Mondiale potrebbe essere il suo primo (fin’ora ha giocato solo un Europeo e la scorsa Confederations Cup) ma anche l’ultimo. Il titolare in quel ruolo è Pirlo e l’unica alternativa Verratti, peraltro nel mirino viola. La capacità di poter giocare come interno ma anche come regista all’occorrenza potrebbe spingere Prandelli a portare in Brasile il numero 10 viola. Dopo tante sciagure per una volta la fortuna potrebbe anche sorridergli…
[Stefano Rossi – Fonte: www.violanews.com]
