Genoa-Cagliari 2-1: Jankovic tiene a galla la squadra di De Canio

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Si pensava che bastasse un piccolo, misero punto per la salvezza matematica. Anzi, era sufficiente aspettare che la capolista Juventus facesse il suo dovere tra le mura amiche superando il Lecce terz’ultimo in classifica. Nulla di ciò si è verificato questa sera: il Cagliari ha ceduto il passo ad un Genoa tutt’altro che irresistibile, cui è servita una magia di Jankovic su punizione per centrare l’intera posta in palio. Eppure l’eccesso di rilassatezza mostrato quest’oggi dai rossoblù di Ficcadenti non pregiudica l’obiettivo. Grazie ai calcoli qui proposti, infatti, il Cagliari può festeggiare il traguardo salvezza con due gare d’anticipo: l’unica e davvero importante consolazione, vista la pochezza dello spettacolo offerto sul neutro di Brescia.

PRIMO TEMPO – Ficcadenti sceglie Ibarbo in tandem con Pinilla per tentare di scardinare la difesa ligure, mentre Ariaudo viene confermato al fianco di Astori al centro della retroguardia. I primi minuti sono soporiferi, per la delusione di chi si aspettava un Genoa pimpante e voglioso di macinare gioco e gol: è anzi la formazione ospite ad apparire subito molto quadrata nei fraseggi, seppur mai realmente pericolosa. Entro il quarto d’ora i primi (e forse unici) sussulti del primo tempo: all’11’, sugli sviluppi di un corner, è Palacio a trovare il 19esimo gol stagionale, approfittando del buco di Astori e della deviazione – ininfluente – di Ariaudo ad Agazzi battuto. Nemmeno due minuti dopo è lo stesso difensore torinese a trovare il pareggio, con una deviazione di testa sul pallone spedito da Pinilla sulla traversa: primo gol in Serie A per l’ex centrale di Juventus e Under 21. La rete subita atterrisce il Genoa di De Canio, incapace di rendersi davvero pericoloso dalle parti di Agazzi: è Frey a dover intervenire più volte per blindare la sua porta, come sul bel destro di Cossu (20’) e sulla successiva semirovesciata di Perico (31’), sulla quale il portierone francese compie un’ottima parata. L’ultimo quarto d’ora rispecchia l’andamento globale della gara: noia, sbadigli e relax.

LA RIPRESA – Come accaduto nella prima frazione, i secondi 45’ non regalano grandi sprazzi di gioco. Le occasioni da gol si contano sulle dita di una mano: Palacio sbaglia due volte la mira, non sfruttando due gentili omaggi di Ariaudo (53’) e Nainggolan (64’), mentre è una splendida rovesciata di capitan Conti ad anticipare la battuta a colpo sicuro di Jankovic, all’interno dell’area cagliaritana (65’). Ibarbo e Pinilla raramente trovano spazi: al 55’ il colombiano si rende protagonista di un bel sinistro dal limite, troppo debole per impensierire Frey, prima di lasciare il campo in seguito ad un principio di malore. Dopo essersi accasciato al limite dell’area genoana, probabilmente per un precedente colpo alla testa subito, l’ex Atletico Nacional viene portato via in barella, sebbene in stato di coscienza: sostituito da Thiago Ribeiro, Ibarbo si riprende e va via dal campo sulle sue gambe. L’ingresso di Nenè per Pinilla modifica l’attacco rossoblù, senza però apprezzabili risultati. Anzi, è il Genoa a mettere la freccia con una terrificante punizione di Jankovic al 75’: il potente esterno destro del fantasista serbo aggira la barriera – posizionata in modo non proprio eccellente da Agazzi – andando a morire sotto l’incrocio. È l’ultima emozione della gara: i restanti diciotto minuti non raccontano nulla di emozionante: nemmeno l’ingresso di Larrivey contribuisce all’assalto finale, in conseguenza alla rete del pareggio del Lecce in quel dello Juventus Stadium. Poco importa, per fortuna…

TABELLINO:

GENOA-CAGLIARI 2-1 (1-1)

MARCATORI: Palacio (G) al 12′, Ariaudo (C) al 13′ p.t.; Jankovic al 31′ s.t.

GENOA (4-4-2): S. Frey; M. Rossi, Granqvist, Moretti, Alhassan (Jankovic dal 18′ s.t.); Mesto, Biondini, Kucka, Sculli (Birsa dal 34′ s.t.); Gilardino, Palacio (Veloso dal 43′ s.t.). (Lupatelli, Carvalho, Jorquera, Belluschi). All. De Canio.

CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi; Perico, Ariaudo, Astori, Agostini; Ekdal, Conti, Nainggolan; Cossu (Larrivey dal 37′ s.t.); Ibarbo (Thiago Ribeiro dal 27′ s.t.), Pinilla (Nenè dal 23′ s.t.). (Avramov, Larrivey, F. Pisano, Canini, Dessena). All. Ficcadenti.

ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo.

NOTE: Gara a porte chiuse, sul neutro di Brescia. Ammonito Veloso (G). Angoli: 7-4. Recupero: 0′; 3′.

[Francesco Aresu – Fonte: www.tuttocagliari.net]