Il bilancio della stagione: i meriti del Milan, che Napoli! Miracolo Udinese, Roma anonima, flop Juve

234

Archiviata la trentottesima giornata di campionato passa agli annali anche questo intenso campionato: l’ultimo turno dà il responso che mancava, Udinese in Champions League grazie al pareggio casalingo contro il Milan e Lazio in Europa League per lo svantaggio nella differenza reti globale. Roma ai preliminari di Europa League.

IL SUCCESSO DEL MILAN – La compagine di Massimiliano Allegri vince il titolo con tre giornate di anticipo e lo fa meritando il successo sul campo. La squadra più continua e compatta, reattiva nelle fasi cruciali della stagione – vedi derby di ritorno – ed abile a sfruttare i momenti di forma dei propri attaccanti. Il tecnico toscano ha rivoluzionato la filosofia calcistica rossonera basandosi su un approccio difensivo: tre mediani a copertura di una difesa blindata e sublimata da un Thiago Silva mostruoso, minore spazio alla costruzione della manovra ma efficacia nel settore offensivo, su tutti Ibrahimovic nel girone d’andata e Pato in quello di ritorno.

INTER DISCONTINUA, NAPOLI DA SBALLO – Accedono alla prossima Champions League dalla porta principale Inter e Napoli, rispettivamente seconda e terza forza del torneo. L’Inter conduce una stagione modesta rispetto all’eccellenza di un anno fa: male con Benitez, meglio con Leonardo, debole però nel momento clou della stagione quando ha pesato eccessivamente la sua inesperienza. Il salto di qualità del Napoli è probabilmente la vera novità dell’annata: paga il lavoro di una società seria ed ambiziosa, la valorizzazione impressa all’organico da Walter Mazzarri, la strepitosa vena realizzativa di Cavani e lo strapotere atletico della squadra (fino ad un mese dal termine della stagione). De Laurentiis è chiamato ad un’estate cruciale, la società partenopea si gioca una fetta importante della propria ambizione e credibilità.

MIRACOLO UDINESE, SFORTUNA LAZIO – Il miracolo della stagione lo firma Guidolin con la sua Udinese: il quarto posto conseguito è pazzesco considerando il valore della rosa, certamente innalzato dal secondo titolo consecutivo di capocannoniere raggiunto da Di Natale e dall’esplosione di Sanchez, ma modesto se paragonato ad esempio all’organico di Roma o Juventus. Successo figlio della qualità del gioco proposto. Non da meno la Lazio di Edy Reja: girone d’andata strepitoso, un leggero calo nella seconda fase ma buona la continuità messa in evidenza. E’ la differenza reti a condannare i biancocelesti, che si consolano con la qualificazione diretta alla futura Europa League.

ROMA ANONIMA, FLOP JUVENTUS – Stagione modesta quella vissuta dalla Roma, soprattutto se pensiamo a quanto di buono svolto nella precedente annata. Diversi i fattori discriminanti: la fine della gestione Ranieri con il seguente avvicendamento, l’incertezza legata alla questione societaria e l’evidente calo di rendimento sofferto da alcuni interpreti fondamentali nell’economia giallorossa, su tutti Juan, Riise, De Rossi e Vucinic. Per la Juventus l’ennesima annata da dimenticare: le speranze di inizio stagione fondate su una discreta intensità di gioco sono fugate da un girone di ritorno disastroso. Delneri strada facendo ha perso il polso della situazione, evidente inoltre il peso di alcuni errori commessi in fase di campagna acquisti, eccessiva la spesa effettuata rispetto alla qualità ed al rendimento di gran parte dei nuovi arrivati.

[Massimiliano Bruno – Fonte: www.vocegiallorossa.it]