Il mosaico prende forma: come giocherà il Bari la prossima stagione?

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Il Bari prende forma. La mission di Guido Angelozzi, sin qui consumata solo in parte, ha l’obiettivo di allestire una squadra forte, giovane e low cost, così da accontentare, in un colpo solo, sia la società (priva di risorse da destinare al mercato) che il neo tecnico Torrente, desideroso di avere a sua disposizione giovani di valore da amalgamare, possibilmente, a tre-quattro elementi d’esperienza, così da poter tentare quello che, ad oggi, è proibitivo solamente paventare: un campionato, quello prossimo in serie B, da posizioni di classifica avanzante, avvincenti e di testa.

Sarà utopia, ma qualcosa si muove per il verso giusto. Le tanto attese e necessarie cessioni dei pezzi pregiati si è, e si sta, attuando. Le operazioni in entrata, pure. Certo, si è presi solo due difensori (Masi e Clayton, la cui capacità sarà tutta da misurare sul campo) e un grappolo di giovani già di prorpietà, a cui si sono sono aggiunti Forestieri, in arrivo da Udine, e Lamanna, ex rivelazione del Gubbio di mister Torrente. Altri nomi, altri giocatori, alcuni anche molto interessanti (vedi Mastronunzio), sembrano vicini al club biancorosso. Poi, i veterani che forse resteranno (S. Masiello, Donati, Rivas, Alvarez, per esempio). La loro esperienza e la loro voglia di rimettersi in gioco, potrebbe fare decisamente la differenza. Sempre se, però, come detto, resteranno. Teniamo da parte, perchè fuori da ogni logica e voce di mercato, i vari Kutuzov. Castillo e Langella, che il Bari vorrebbe tanto  regalare e che nessuna si piglia.

La certezza assoluta legata alla squadra che verrà è solo quella dello schieramento tattico: il neo allenatore del galletto adotterà, trapianterà il suo 4-3-3 al gruppo che, con Angelozzi, sta cercando di comporre e completare. Un 4-3-3 che tanto, in fatto di emozioni e successo, ha regalato all’ex capitano del Genoa sulla panchina del Gubbio, autentica rivelazione delle ultime stagioni in Lega Pro, dominata in entrambe le categorie. Partendo dal portiere Lamanna, la difesa a quattro potrebbe essere disposta da Borghese e Clayton centrali, Sasà Masiello a sinistra e punto interrogativo a destra: difesa promettente, a cui manca necessariamente un terzino e panchina. A metà campo, se tutto dovesse rimanere così com’è adesso, oltre Donati ci sono pochi mediani in rosa adatti al centrocampo a tre di mister Torrente: reparto vacante, su cui Angelozzi dovrà lavorare intensamente. L’attacco, ad oggi, è certamente il reparto meglio assortito, con doppioni in un ogni ruolo: Forestieri, Bellomo, Grandolfo, Caputo, Galano, Marotta, Kutuzov e Castillo, a cui dovremmo aggiungere, visto l’atteggiamento tattico (4-3-3), anche Alvarez, Rivas e Langella.

Si capisce che è presto per fare formazioni. Il riduno, però, è alle porte (Bari, giovedi 14), e il ritiro pure (Borno, lunedi 18). Guido Angelozzi non riuscirà ad occupare tutti i tasselli vacanti. Saranno necessarie altre settimane dopo questa per la definizione delle trattative, sia in entrata che in uscita. L’unica cosa davvero importante sarà quella di arrivare a fine agosto con una squadra all’altezza, sì giovane ma completa in ogni reparto, con quel pizzico di esperienza che non guasta, anzi. Questa la mission di Angelozzi. Un’impresa quasi titanica. Torrente, speranzoso, aspetta…

[Andrea Dipalo – Fonte: www.tuttobari.com]