Inter, D’Ambrosio ai tifosi: “Zanetti il mio idolo per passione, modo di giocare”

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“Noi a nostro figlio abbiamo detto di stare tranquillo perché tutto tornerà alla normalità, lui tornerà ad andare a scuola, a giocare con i suoi amici”

MILANO – Filo diretto con i tifosi nerazzurri. Sul portale ufficiale dell’Inter oggi è Danilo D’Ambrosio a rispondere alle domande dei fans tra curiosità, emozioni, futuro e naturalmente un pensiero alla festa del papà.

“Ho scelto il 33 perché il mio numero preferito è il 3. Quando sono arrivato all’Inter ovviamente questo numero non era disponibile perché è stato quello del grande Giacinto Facchetti, quindi ho scelto di raddoppiare aggiungendo un altro 3” ha riferito parlando della scelta del suo numero.

Quindi ha speso parole d’affetto per una delle più grandi bandiere di tutti i tempi dell’Inter, Javier Zanetti: “Il mio idolo per passione, modo di giocare e per come ha interpretato tutta la sua carriera è Zanetti. Mia moglie mi ha sempre seguito nelle trasferte e ora questa sua passione l’ha trasmessa anche ai miei figli, quello maggiore fin da quando era piccolissimo è venuto allo stadio e si è affezionato sul serio all’Inter. Lui conosce davvero tutti i giocatori, è impressionante. Sono contento che sia il mio primo tifoso e il primo tifoso dell’Inter, spero di farlo soffrire il meno possibile. Escludendo me, i primi tre giocatori che ha conosciuto sono stati Lautaro Martinez, Lukaku e Gagliardini”.

  • Raccolta fondi dell’Inter per l’Ospedale Sacco: http://www.facebook.com/donate/742589286270444/
  • Per leggere l’intervista integrale: https://www.inter.it/it/news/2020/03/19/dambrosio-risponde-ai-tifosi.html

Parlando della squadra oggi e del tecnico: “Conte con i suoi consigli e con il lavoro ti facilita nel mettere in campo quello che provi, noi proviamo tanto in allenamento, quindi per me giocare sia come terzo centrale di difesa che quinto esterno non cambia molto, so bene cosa fare, cambia il modo di interpretare il ruolo ma non ho preferenze. Oriali è una persona che serviva all’Inter, c’è un rapporto diretto e sincero con lui, come con tutti, l’ho sempre stimato, ho avuto il piacere di averlo in Nazionale e poi qui all’Inter.” Tanti gol da calcio d’angolo? “Più che l’istinto mi guida la determinazione perché quando guardo come si posizionano le squadre avversarie sui calci d’angolo scelgo di attaccare una linea precisa, quindi quando il mio compagno calcia vado sicuro sulla linea che ho deciso e quando arriva la palla al 90% faccio gol”.

Infine nel giorno della festa del papà, un pensiero ai figli, ai quali stare vicino con serenità in questo periodo di difficoltà: “Io e mia moglie cerchiamo di spiegare a nostro figlio maggiore il motivo per cui non sta più andando a scuola, lui fa molte domande, chiedeva perché non poteva giocare con i suoi amici, quindi gli abbiamo spiegato la situazione. Lui conosce la parola Coronavirus, non sa cos’è ma sa che c’è qualcosa che gli impedisce di fare la vita che faceva fino a qualche settimana fa. Noi gli abbiamo detto di stare tranquillo perché tutto tornerà alla normalità, lui tornerà ad andare a scuola, a giocare con i suoi amici e devo dire che è un bambino molto intelligente e riesce a cogliere i messaggi che gli spieghiamo”.