Inter: il “punto di vista” dei calendari

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Come tutti sappiamo si è svolta ieri sera la tradizionale cerimonia dei calendario di serie A, versione 2011/12, un evento sempre più spettacolare e spettacolarizzato, ben venga visto l’interesse e l’attesa non solo da parte degli addetti ai lavori ma anche e soprattutto dei tifosi. Dai calendari si può decidere una stagione perché da alcuni incastri tra impegni di coppa e successione degli avversari si può determinare un allungo o un ritardo in classifica, che può poi pesare sul morale e sulla psiche dei calciatori. Deve aver pensato questo il presidente del Napoli De Laurentiis quando, scorgendo Inter-Napoli alla sesta giornata, è andato su tutte le furie, abbandonando la sala insultando tutti e minacciando di tornare al cinema. Il presidente chiedeva impegni più morbidi in occasione degli impegni di Champions, e il computer gli ha riservato proprio l’Inter. Se la prendesse con il computer allora. Battute a parte, è il caso che compila i calendari, certo i programmatori possono inserire dei parametri come teste di serie e coincidenza di partitissime, ma nessuno può avere i calendari a piacimento, prima o poi bisogna affrontarle tutte e allora sono d’accordo con Luigi Garlando della Gazzetta quando nel suo commento dice “Diamoci una calmata”.

Siamo solo ad agosto, in teoria dovrebbe essere il momento più rilassato di tutto il campionato, quando insulti, veleni e sospetti si sprecano, almeno in estate cerchiamo di restare rilassati e tornare a vedere il calcio come un gioco, quello che realmente dovrebbe essere, senza esasperazioni almeno ora che la palla non rotola. Per incavolarsi ci sarà tempo un’intera stagione. Se ogni squadra volesse allora analizzare il suo di calendario tutti troverebbero qualcosa da dire. Partiamo proprio dall’Inter, certo si sarebbe gradito un avvio più soft, le squadre dopo la preparazione estiva hanno sempre bisogno di un periodo di un paio di mesi per assimilare gli schemi, specie in caso di un allenatore nuovo come Gasperini, e scaricare il lavoro accumulato nelle gambe, invece dopo l’avvio con Lecce ecco arrivare subito Palermo e Roma. E cosa dire di Inter-Juve a ridosso di impegni Champions? Per non parlare del derby e della sfida con la Lazio al giro di boa. Eppure nessuno in casa Inter si è lamentato, anzi Gasperini l’ha presa con filosofia: “quello che conta è partire bene e, per partire bene, bisogna arrivare preparati all’appuntamento”.

E allora il Milan, campione d’Italia, che tra la seconda e la quarta giornata si ritrova contro Lazio, Napoli e Udinese cosa dovrebbe dire? Tornando a guardare in casa nostra, il calendario si ammorbidisce solo nella parte centrale della stagione, certamente un vantaggio in vista della fase calda della Champions, ma il cammino di una squadra dipende da tanti fattori, dalla situazione fisica in un determinato momento, dagli infortuni e dalle squalifiche, dalla situazione psicologica.

E allora proviamo a ripensare al rito dei calendari per quello che sono, un affascinante appuntamento che ogni anno svela il destino di ogni squadra, vedendolo come magic moment che ogni anno si ripete, e che ci avvicina a grandi passi verso una stagione che non vediamo già l’ora che ricominci. Le polemiche per ora lasciamole a casa.

[Domenico Fabbricini – Fonte: www.fcinternews.it]