Inter-Kovacic: siamo al capolinea?

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logo-interPossibile che sia già finita l’avventura di Mateo Kovacic con la maglia dell’Inter? Questa è la domanda che oggi in molti si fanno e a cui in tanti hanno risposto affermativamente: il croato può davvero lasciare Milano. Lo sentiamo e lo leggiamo. I motivi addotti? Innanzitutto, il rapporto difficile con Walter Mazzarri, che non lo vede e non ha fiducia in lui. E a complicare tutto è arrivato l’acquisto di Hernanes nel mercato di gennaio, visto da molti come una bocciatura per il baby croato. Insomma, quasi un Coutinho-bis. E le sirene di mezza Europa cominciano a suonare.

PAROLE STORPIATE – Ieri, poi, le parole dello stesso Kovacic hanno dato nuova linfa a chi vede l’addio come unico sbocco della storia tra lui e il nerazzurro: ”Non sta a me commentare le decisioni del mister, di sicuro lui preferisce uno stile più difensivo, mentre a me piace di più il calcio d’attacco. Devo abituarmi, non ho altra scelta, ma ho bisogno di tempo. E’ un momento difficile per me, non ero abituato a stare in panchina. Ho bisogno di tempo per adeguarmi, penso di potercela fare”, le parole dal ritiro croato. E qualcuno l’ha immediatamente tradotto in un attacco frontale a Mazzarri.

NON TUTTI SANNO CHE – In realtà, tutte queste supposizioni negative non tengono conto di alcuni dati. Prima di tutto, Kovacic è un classe 1994 e compirà 20 anni solo nel prossimo mese di maggio. Parliamo, quindi, di un talento ovviamente ancora embrionale e che va gestito con cura. Specie in stagioni complicate come questa, un giovane non va bruciato ed è normale un’altalena di rendimento. Lo scorso anno la sua classe brillò subito, anche per il grigiore generale che aveva attorno; quest’anno è più complicato per lui emergere, ma ciò non vuol dire che non si stia impegnando o che non ci sia fiducia nelle sue capacità. Tutti all’Inter sanno di avere in casa un probabile top-player, ma sanno anche che deve maturare e crescere sotto tutti gli aspetti, anche caratteriale. E questo è un processo lungo e tormentato, che spesso passa attraverso annate come quella attuale.

L’IDEA DI WM – Mazzarri non lo fa giocare? Forse non tutti sanno che in campionato Kovacic ha collezionato la bellezza di 22 presenze. Vero, soltanto 7 da titolare, ma i minuti totali in campo restano comunque 1013, non briciole. E soltanto in 3 circostanze è rimasto in panca (più la tribuna a Firenze per la ferita al ginocchio). Non va dimenticato, poi, che la sua prima parte di stagione è stata condizionata dall’infortunio a inizio ritiro, che l’ha tenuto fermo oltre un mese, condizionandone l’inserimento nel lavoro del nuovo tecnico e nel conseguimento del top della forma.

KEEP CALM – Non possiamo nemmeno dimenticare che l’Inter, anche in annate complesse, resta comunque un club di primo livello, che dispone di alternative in ogni ruolo: tutti hanno riconosciuto l’evoluzione di Alvarez e i tifosi stessi hanno ritenuto importante la permanenza di Guarin così come l’arrivo di Hernanes. E a calcio si gioca pur sempre in 11. Kovacic è soddisfatto di non essere sempre titolare? No. Sa che deve migliorare e crescere? Sì. Ci sono squadre che lo vorrebbero? Sì. E’ incedibile? Nessuno lo è, nemmeno lui a fronte di un’offerta pazzesca. Ha intenzione di andare via? No. Thohir ha intenzione di cederlo? Assolutamente no. Il club ha investito tanto su di lui e Mazzarri lo sta gestendo come ritiene opportuno per non bruciarlo e, allo stesso tempo, farlo maturare in modo da ritrovarsi in casa un campione. Cosa che, evidentemente, ancora non è. Quindi pazienza, il suo momento arriverà.

[Alessandro Cavasinni – Fonte: www.fcinternews.it]