Inter: nessuno tocchi il colosso …

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Spesso mi capita di scrivere un editoriale prendendo spunto dalle lettere che i nostri appassionati lettori ci scrivono con una frequenza sorprendente.

Innanzitutto, mi fa davvero piacere poter condividere con loro il parere mio e dei miei colleghi, al fine di trarre argomenti interessanti relativi all’Inter e al suo futuro. Non è sempre facile trovarsi concordi, ci mancherebbe, ma è il bello del confronto e le discordanze lo rendono più stimolante e affascinante. Una di queste è relativa al futuro di Maicon. Un paio di giorni fa un lettore ci ha scritto che l’esterno brasiliano deve assolutamente essere confermato ed escluso dalla lista delle cessioni. Posizione che appoggio con decisione. So che il suo nome è quello più facile da legare al concetto di plusvalenza, del resto l’estate scorsa o ha visto protagonista di un tira e molla tra Inter e Real Madrid che si è bloccato per una differente valutazione tra le parti. Moratti chiedeva 30 milioni tondi tondi, Perez (poco convinto, altrimenti il portafoglio lo avrebbe aperto…), sobillato da Mourinho, si è invece fermato a 23. Divario incolmabile, che ha portato alla conferma a Milano del Colosso.

Oggi c’è chi rimpiange quel mancato affare, a causa di una stagione più ombre che luci da parte di Maicon. Inutile nascondere che anche lui sia finito nell’occhio del ciclone, a braccetto con i risultati della squadra e le prestazioni degli altri big nerazzurri. Non ha reso, in altre parole, secondo le aspettative. Ma dopo quattro stagioni da primo della classe, con il culmine toccato in quella del Triplete (indiscusso protagonista dell’ascesa nerazzurra), una fase di stanca è pur sempre concepibile. Chiaro, il discorso vale anche per i compagni, ci mancherebbe. Ma dal momento che l’agnello da sacrificare sul tavolo della rifondazione (pessima espressione quella che ultimamente gira intorno ad Appiano Gentile) porta il suo nome, Maicon merita un discorso a parte.

A mio modo di vedere va confermato assolutamente, a meno di un’offerta da 30 milioni di euro a cui, oggi, è difficile dire no. Il campione di Novohamburgo ha dato tanto alla causa nerazzurra in questi anni, è cresciuto tantissimo durante la gestione Mancini ed è esploso con Mourinho, guadagnandosi l’etichetta di migliore al mondo nel suo ruolo. Facile che abbia molto mercato, ma cadere in tentazione potrebbe essere controproducente. È vero che in passato ci sono stati forti dubbi sul suo desiderio di rimanere all’Inter, ma con il tempo il Colosso ha dimostrato, con i fatti, di tenere alla maglia e di essere un professionista. Si è reso, l’estate scorsa, disponibile a una cessione per il bene delle casse societarie, ma alla fine è rimasto con gioia. Ha persino giocato a lungo con un forte dolore al ginocchio, anche per questo, dopo un Mondiale impegnativo, ha faticato a carburare. Ma da gennaio, e nessuno può negarlo, l’esterno sta facendo bene e ha recuperato una condizione fisica degna di nota. Non a caso chi ha visto Inter-Lazio ha notato quanta voglia avesse di sprintare anche a fine partita.

Non sta a me decidere se sia il caso di rinunciare a bei soldini pur di trattenerlo, ma personalmente ritengo che oggi, al mondo, nessuno lo valga. Dani Alves gli è una spanna sotto, altri nomi che vengono etichettati come suoi eredi convincono poco o sono solo belle speranze. Nella vita bisogna scommettere, l’Inter stessa lo ha fatto con Maicon prelevandolo per 6 milioni dal Monaco, ma se davvero la società vuole ricominciare a vincere dopo un anno sabbatico è giusto ripartire dalle certezze. E il Colosso è una di queste. Occhio dunque a non boicottarlo troppo in fretta, non è certo lui il ‘colpevole’ di questa stagione sfortunata. Inoltre, a 30 anni ha ancora tanto da dare e se rimanesse volentieri a Milano sarebbe il caso di chiudere anticipatamente ogni possibile tormentone di mercato. Ricordate cosa disse Mourinho nell’estate 2009, quando gli prospettarono la cessione di Maicon dopo l’addio di Ibrahimovic? “In giro ci sono tanti grandi attaccanti, ma spero tanto che Maicon rimanga all’Inter perché è unico”. Ebbene, siamo ancora in attesa di qualcuno che possa smentire lo Special One

[Fabio Costantino – Fonte: www.fcinternews.it]