Intervista a Valentina Cristiani, autrice del libro “Goal a 4 zampe”

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Nel libro, che vede la prefazione di Simona Ventura, trenta donne, tra giornaliste e fidanzate o mogli di calciatori, raccontano l’esperienza con  i loro amici a quattro zampe

Valentina Cristiani

GENOVA – A  distanza di un anno dalla sua uscita, “Goal a 4 zampe“, il libro della giornalista e scrittrice Valentina Cristiani, con prefazione di Simona Ventura, (Giraldi Editore), continua a incuriosire, appassionare, entusiasmare.  Si leggono tutto d’un fiato le storie di una trentina di giornaliste e wags, che raccontano aneddoti speciali della loro esperienza di vita con i loro animali domestici. E soprattutto arriva dritto al cuore il rapporto tra ciascuna di esse e il rispettivo pelosetto. Noi di Calciomagazine.net, in occasione della presentazione del libro da “Zupp”,  un locale nel centro storico di Genova, abbiamo incontrato Valentina Cristiani e le abbiamo rivolto alcune domande relative al “backstage” della sua opera. Ecco cosa ci ha detto.

Buonasera Valentina. Come nasce l’idea del libro “Goal quattro zampe”?

“Nasce davanti a un caffè. Una chiacchierata con amica, Tatiana Pagano fondatrice e titolare del brand Rivêa, ha portato a questa magia letteraria. E poi, è il continuo frutto di una grande empatia tra donne, fiducia reciproca, spirito di collaborazione, lavoro di squadra, in primis con l’editrice Rossella Bianco, quindi con Simona Ventura che ha curato la prefazione, poi con Francesca Baraghini, giornalista di SkyTG24 che ha scritto l’introduzione”.

Come nasce la collaborazione con Simona Ventura, autrice della prefazione del libro?

Qualche tempo prima per la Gazzetta, quotidiano per cui collaboro, avevo intervistato il suo compagno – e futuro marito – il giornalista e scrittore Giovanni Terzi, con cui ero rimasto in contatto. Conoscendo l’amore di Simona Ventura per gli animali a quattro zampe gli ho chiesto se era disponibile a scrivere la prefazione. E, tempo un mese, il mio desiderio si è avverato”.

Nel libro 30 donne, tra mogli e compagni di calciatori e note giornaliste televisive, raccontano la loro esperienza con i loro animaletti. Come ti sei è avvicinata a loro?

“Mi piace dire che è un libro che si è scritto da solo. Avendole intervistate in passato in trasmissione e nei quotidiani/siti per cui collaboravo conoscevo questa loro grande passione/amore che, con grande entusiasmo, mi hanno confermato anche nelle interviste per il libro. Sono state tutte gentilissime e ne approfitto per ringraziarle. Pensa che, ad oggi, continuano ad arrivarmi testimonianze e potrei – volendo – scrivere un sequel. Invece, il mio prossimo libro, tratterà un argomento più impegnativo…”.

C’è una storia che più delle altre ti è rimasta nel cuore?

“Vuoi o non vuoi, tutte mi sono arrivate diritte al cuore. Ti racconto quelle più curiose: Marina Presello, giornalista di SkySport, ha chiamato il suo cagnolino Zico, come il fuoriclasse brasiliano idolo dei tifosi dell’Udinese, perché in Friuli era un mito. La sorellina di Zico invece si chiama Holly da Olivier Bierhoff, altro calciatore simbolo bianconero. Ora a casa dei suoi hanno 5 cagnolini, la mamma e tre figlioletti, più quello della sorellina. Mentre lei ha in casa una gatta bianca, Tabata. La giornalista Terry Schiavo da piccina portò a casa un topolino credendo fosse un criceto. La giornalista Riccarda Riccò da bambina ha avuto una ghiandaia libera in casa e con la quale girava per strada tenendola sulla spalla tipo pappagallo, mentre la giornalista Sara Piccinini con tutta la sua famiglia ha visto nascere il cucciolo del suo cane. L’evento più bello ed emozionante vissuto insieme da tutta la sua famiglia”.

C’é un aneddoto (o una curiosità) nel libro che ti è rimasta impressa e che puoi raccontarci?

“Sicuramente che l’amore per gli animali nella maggior parte dei casi, vieni al primo posto nelle vite di giornaliste e wags. Molte li portano sul posto di lavoro, dal parrucchiere, a far la spesa e shopping. Ma non solo.. arrivano pure ad acquistare l’auto e l’appartamento adatta alle necessità del loro amato cane, in certi casi di grande stazza. Pertanto potete immaginare..”.

Quanto influisce nei nostri comportamenti la convivenza con un pelosetto?

Vivere con un animale può aiutare una persona a trascorrere una vita più felice e più sana. Questo perché tra uomo e animale si instaura un rapporto di osmosi in quanto con il tempo si crea un legame talmente forte da influire sui comportamenti e sulle abitudini dell’altro. Faccio alcuni esempi. Per i bambini possedere un cane o un gatto aiuta a prevenire obesità e sovrappeso perché li stimola a fare regolarmente attività rispetto a chi non possiede nessun animale. Tra gli anziani, quelli che possiedono un cane hanno meno problemi di salute e si recano dal medico meno spesso rispetto a chi non possiede alcun animale. Chi ha avuto un infarto e possiede un pet ha una percentuale di sopravvivenza che è quattro volte superiore a chi non ne ha”.

Siamo sotto le feste, dicci un buon motivo per regalare “Goal a 4 zampe”?

“Perché un libro ti salva, come è successo a me. Questa mia seconda opera regala emozioni di vita vissuta dai personaggi che guardiamo nel quotidiano in TV. Persone, conoscendole, della porta accanto che hanno un cuore. E grande. E lo aprono attraverso storie a tratti commoventi, a tratti simpatiche e spiritose”.