Italia – Buona la prima di Mancini ma la strada è lunghissima

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Esordio della Nazionale del CT Mancini andato a buon fine: gli azzurri vincono per 2-1 sull’Arabia Saudita grazie ai goal di Balotelli e Belotti

SAN GALLO – Nella serata di ieri la Nazionale del nuovo CT Roberto Mancini ha fatto il suo esordio in campo internazionale contro l’Arabia Saudita di Pizzi presso lo stadio Kybunpark di San Gallo, in Svizzera, concludendolo con una vittoria per 2-1 grazie alle reti del ritrovato Balotelli e del Gallo Belotti.

Mancini sceglie il 4-3-3 come modulo riferimento della “nuova” Nazionale, dando spazio ai giovani. Infatti, l’età media dei giocatori in campo nel match di ieri si aggira intorno ai 26 anni con i soli Bonucci e Criscito oltre la soglia dei 30 anni, risultando la più giovane negli ultimi otto anni. Donnarumma è stato preferito a Perin e Sirigu, ma il nuovo CT ha già affermato che nelle amichevoli ci sarà spazio per chiunque e che le porte della Nazionale non sono chiuse a nessuno. In difesa sono stati provati sulle fasce Zappacosta e Criscito, fresco di ritorno nel Bel Paese, mentre al centro la coppia rossonera Bonucci-Romagnoli.

In cabina di regia spazio a Jorginho con Pellegrini e Florenzi ai suoi lati, ma è in attacco la novità più attesa, ovvero il ritorno di Mario Balotelli a comandare l’attacco azzurro. Al centro delle critiche dopo il Mondiale del 2014, l’attaccante bresciano non è stato convocato né da Conte, né da Ventura e neanche dal traghettatore Di Biagio per i successivi impegni, mentre Mancini ha voluto puntarci fin da subito, venendo ripagato con un grandissimo goal con il quale l’Italia è andata in vantaggio contro l’Arabia Saudita. Ai lati di Balotelli, Insigne dovrebbe essere un titolare inamovibile, mentre andrà valutato Politano, ieri tutt’altro che brillante come gli ultimi mesi con la maglia del Sassuolo.

Tralasciando qualche errore individuale come quello di Zappacosta che è costato un goal per gli avversari, Mancini pare essere partito col piglio giusto, ma soprattutto con un gruppo unito che è mancato nella gestione  Ventura. La Nazionale Italiana si appresta ad aprire un nuovo ciclo, per tornare ai fasti di un tempo e ad essere l’Italia che tutti temevano.